Liberty L-8 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Packard |
Tipo | motore V8 |
Numero di cilindri | 8 |
Alimentazione | 2 carburatori |
Schema impianto | |
Cilindrata | 18,000 L (1.099,6 in³) |
Alesaggio | 127 mm (5 in) |
Corsa | 178 mm (7 in) |
Distribuzione | SOHC 2 valvole per cilindro |
Combustione | |
Combustibile | benzina |
Raffreddamento | a liquido |
Uscita | |
Potenza | 290 hp (216 kW) |
Peso | |
A vuoto | 260,8 kg (575 lb) |
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Il Liberty L-8 era un motore aeronautico a 8 cilindri a V raffreddato a liquido prodotto negli Stati Uniti d'America durante gli anni dieci del XX secolo, prodotto in piccola serie.
Dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti d'America, avvenuta il 6 aprile 1917, venne costituita la The Liberty Engineering Corporation di New York al fine di standardizzare la produzione di motori aeronautici da impiegare sui velivoli militari.[1] L'Aircraft Production Board, allora guidato da Howard Earle Coffin della Hudson Motor Car Company, e dal suo assistente Edward Andrew Deeds, uno dei principali azionisti della Delco, stabilì i parametri di base per la nuova azienda.[2]
Verso la metà del 1917 gli ingegneri Jesse Gurney Vincent della Packard Motor Car Company e Elbert J. Hall della Hall-Scott Motor Car, progettarono in una settimana (30 maggio-4 giugno), presso il New Willard Hotel a Washington D.C., una serie di propulsori a 4, 6, 8 e 12 cilindri.[2][3] Per garantire motori funzionanti nel più breve tempo possibile, furono utilizzati solo componenti già collaudati, come cilindri e valvole.[2] L'Aircraft Production Board approvò i disegni e meno di sei settimane dopo la Packard Motor Car Company di Detroit, Michigan, fece costruire a mano un prototipo L-8 a 8 cilindri che funzionava su un supporto.[2] Tale propulsore fu testato per la prima volta su un aereo il 29 agosto 1917.[3] I cilindri erano realizzati in acciaio fuso in conchiglia, come in acciaio saldato erano le camicie dell'acqua.[1] Il basamento era in alluminio, mentre la trasmissione all'elica era diretta.[2] I cilindri formavano una V di 45°.[1] Il comando della distribuzione era del tipo Hall-Scott.[1] L'accensione era doppia, la cilindrata era di 18.000 cm³, e il propulsore erogava una potenza di 290 CV (216 kW) a 1.700 giri/minuto.[4] Il rapporto peso/potenza era pari a 0,45 CV/lb (0,74 kW/kg), mentre la potenza specifica era di 0,26 CV/in³ (11,9 kW/L). Il peso a secco del motore era di 261 kg.[4] La potenza erogata fu successivamente aumentata a 330 CV, ma il propulsore soffriva di seri problemi di vibrazioni torsionali.[4][2]
La divisione Buick della General Motors ne aveva costruito 15 al costo di 3.000 dollari ciascuno quando su richiesta del generale John Pershing lo sviluppo del modello L-8 fu abbandonato definitivamente dato che era già disponibile il motore Hispano-Suiza 8 da 300 CV.[2][4] I motori L-8 vennero installati sul prototipo Engineering Division USB-2 nel 1918 e sui sei caccia Pomilio FVL-8 nel 1919.[4][5]
Il primo esemplare costruito e ora esposto presso il National Air and Space Museum a Washington, D.C., mentre il quindicesimo L-8 (unico esemplare funzionante) powers Liberty the Second ospitato presso il Conneaut Lake Historical Society a Conneaut Lake, Pennsylvania.[5] Un altro motore L-8 e esposto presso il National Museum of the United States Air Force di Dayton, Ohio.[4]