La lingua pitjantjatjara (pronuncia aborigena: [ˈpɪɟanɟaɟaɾa] o [ˈpɪɟanɟaɾa]) è un dialetto della lingua del Deserto australiano occidentale tradizionalmente parlato dalla popolazione Pitjantjatjara dell'Australia centrale. È mutualmente intelligibile con altre varietà della lingua parlata nel Deserto Occidentale, e è strettamente imparentato con la lingua Yankunytjatjara.
Il Pitjantjatjara è una lingua aborigena relativamente viva, tanto che i bambini la imparano in alcune scuole aborigene. Il tasso di alfabetizzazione di coloro che la usano come prima lingua è del 50–70%, mentre è del 10–15% per chi la usa come seconda lingua. Esiste anche un dizionario Pitjantjatjara e sono state tradotte in questa lingua parti del Nuovo Testamento e della Bibbia, dal 2002.[1]
Il nome Pitjantjatjara (così come i nomi Yankunytjatjara, Ngaanyatjarra e altri) si basa su una sola parola principale, il verbo usato per ‘andare/venire', che lo distingue dalla sua lingua prossima, lo Yankunytjatjara. Quest'ultima lingua ha yankunytja (presente indicativo yananyi) per questo verbo, mentre il Pitjantjatjara ha pitjantja (all'indicativo presente pitjanyi)[2]. La desinenza -tjara è il suffisso comitativo ed ha il significativo di ‘avente' o ‘con'. "Yankunytjatjara", pertanto, significa "avere yankunytja", in contrapposizione a "Pitjantjatjara", che significa "ha pitjantja"[2].
Tramite un processo di aplologia, il nome Pitjantjatjara è generalmente pronunciato (nel discorso parlato) senza una delle sillabe ripetute -tja-, quindi pitjantjara. Nel discorso lento, attento tutte le sillabe sono pronunciate[3].
Il nome ufficiale più lungo di un luogo in Australia è una parola Pitjantjatjara, Mamungkukumpurangkuntjunya Hill in Australia Meridionale, che significa "dove il diavolo urina"[4].
Caratteristiche distintive del Pitjantjatjara comprendono le desinenze -pa nelle parole che terminerebbero con consonanti e la preferenza a non avere la y all'inizio della maggior parte delle parole.
Il Pitjantjatjara usa i casi per stabilire il ruolo dei nomi all'interno delle frasi come soggetto, complemento oggetto, luogo, ecc. Il Pitjantjatjara è una lingua con ergatività divisa, perché nomi e pronomi sono espressi con casi diversi (Bowe 1990: 9-12).
Si consideri il seguente esempio, dove il soggetto di un verbo transitivo è espresso con il caso ergativo e l'oggetto con il caso assolutivo (Bowe 1990: 10):
Minyma-ngku | tjitji | nya-ngu. | |
donna-ergativo | bambino (assolutivo) | vedere-passato | |
'La donna vide il bambino.' |
Ciò è in contrasto con la seguente frase con un verbo intransitivo, in cui il soggetto viene espresso dal caso assolutivo:
Tjitji | a-nu. | ||
bambino (assolutivo) | andare-passato | ||
'Il bambino andò.' |
In contrasto con lo schema ergativo-assolutivo che si applica ai nomi, i pronomi mostrano uno schema nominativo-accusativo. Si considerino i seguenti esempi, con pronomi soggetto (Bowe 1990: 11):
Ngayu-lu | tjitji | nya-ngu. | |
Io-nom | bambino (assolutivo) | vedere-passato | |
'Io vidi il bambino.' |
Ngayu-lu | a-nu. | ||
Io-nom | andare-passato | ||
'Io andai.' |
I verbi Pitjantjatjara hanno si declinano con tempi. Il Pitjantjatjara ha quattro diverse classi verbali, ciascuna delle quali prende desinenze leggermente diverse ( le classi prendono il nome dai loro suffissi imperativi): verbi della class ∅, verbi della classe la, verbi della classe wa, e verbi della classe ra.
Questa lingua possiede inoltre modi sistematici di modificare le parole da una parte del discorso all'altra. Per es.: creare nomi da verbi e viceversa. Tuttavia, le parole formate in questo modo hanno significati leggermente diversi che non possono essere arguiti dal solo schema.
Esistono minime differenza standard nella sillabazione usata nel Territorio Settentrionale e in Australia Occidentale a confronto con l'Australia Meridionale, per esempio le prime due scrivono la ⟨w⟩ tra combinazioni di ⟨a⟩ e ⟨u⟩ e la ⟨y⟩ tra ⟨a⟩ e ⟨i⟩, che in Australia Meridionale non si usano.
Il Pitjantjatjara possiede le seguenti consonanti, scritte in grassetto:
Periperiche | Laminali | Apicali | |||
---|---|---|---|---|---|
Bilabiali | Velari | Palatali | Alveolari | Retroflesse | |
Esplosive | p [p]~[b] | k [k]~[ɡ] | tj [c]~[ɟ] | t [t]~[d] | ṯ [ʈ]~[ɖ] |
Nasali | m [m] | ng [ŋ] | ny [ɲ] | n [n] | ṉ [ɳ] |
Vibranti | r[5] [ɲ]~[ɾ] | ||||
Laterali | ly [ʎ] | l [l] | ḻ [m] | ||
Approssimanti | w [w] | y [j] | ṟ[5] [ɻ]~[ɹ] |
Il Pitjantjatjara possiede tre vocali:
Davanti |
Centro | Dietro |
---|---|---|
Chiuse | i [j], ii [ɪː] | u [ʊ], uu [ʊː] |
Aperte | a [ɡ], aa [aː] |
Le vocali Pitjantjatjara hanno un contrasto di lunghezza che viene espresso scrivendole doppie. In passato, talvolta si usavano i due punti per indicare le vocali lunghe: ⟨a:⟩, ⟨i:⟩, ⟨u:⟩.
Le popolazioni Pitjantjatjara chiamano un luogo Uluṟu (pronuncia aborigena: ['uluɻu]). Questa parola non ha un significato particolare nella lingua Pitjantjatjara, benché venga usata come cognome locale dai Proprietari Tradizionali di Uluru.[6]
Il 19 luglio 1873, il perito William Gosse vide il luogo e lo chiamò Ayers Rock in onore dell'allora Primo Ministro dell'Australia Meridionale, Sir Henry Ayers.[7] Da allora si usano entrambi i nomi.
Nel 1993, venne adottato il bilinguismo con uso dei nomi in inglese e aborigeno. Il 15 dicembre 1993, il luogo venne quindi ridenominato "Ayers Rock / Uluru" diventando così il primo luogo bilingue del Territorio Settentrionale. Il 6 novembre 2002 il doppio nome venne invertito a "Uluru / Ayers Rock" a seguito di una richiesta dell'Associazione Turistica Regionale di Alice Springs.[8]
Il Pitjantjatjara richiede le seguenti lettere sottolineate che possono essere scritte come lettere normali con formattazione sottilineata oppure come caratteri Unicode che comprendono già la sottolineatura:
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007550810305171 |
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