In Birmania vengono parlate all'incirca un centinaio di lingue.[1] Il birmano, parlato da due terzi della popolazione, è la lingua ufficiale del Paese.[2]
Le lingue parlate dalle minoranze etniche rappresentano sei famiglie linguistiche: sinotibetana, austroasiatica, tai-kadai, indoeuropea, austronesiana e hmong-mien, così come la lingua dei segni birmana.[3]
Il birmano è la lingua madre del popolo birmano e dei vari sottogruppi, così come quella di alcune minoranze etniche come ad esempio i mon. Nel 2007 il birmano era parlato come prima lingua da 33 milioni di persone.[4] È invece parlato come seconda lingua da 10 milioni di individui, in particolare dalle minoranze etniche presenti in Birmania e quelle dei paesi vicini.[5] Nel 2022 il numero di locutori è cresciuto, arrivando a 43 milioni.[6]
Il birmano è una lingua sinotibetana appartenente al sottogruppo delle lingue lolo-birmane. È l'idioma più parlato tra le lingue tibeto-birmane, mentre tra quelle sinotibetane si posiziona come seconda, dopo le lingue sinitiche. Inoltre, questa lingua è stata la quarta a sviluppare un sistema di scrittura, dopo il cinese, il tibetano e il tanguto.[7]
Oltre al birmano e ai suoi dialetti, tra le cento lingue parlate in Birmania si trovano la lingua shan (parlata da 3,2 milioni di persone), le lingue karen (2,6 milioni), la lingua jingpo (900.000), le lingue kuki-chin (780.000) e la lingua mon (750.000). La maggior parte di queste lingue utilizza l'alfabeto birmano.
Oggi il birmano è la lingua principale dell'insegnamento e l'inglese è la lingua secondaria studiata. La lingua inglese è stata la principale lingua dell'insegnamento fino al 1960, quando il generale Ne Win impose l'insegnamento del birmano.[8]