Love album in studio | |
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Artista | The Cult |
Pubblicazione | 18 ottobre 1985 |
Durata | 60:33 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Post-punk Rock gotico |
Etichetta | Beggars Banquet |
Produttore | Steve Brown |
The Cult - cronologia | |
Singoli | |
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Love è il secondo album in studio del gruppo musicale britannico The Cult, pubblicato il 18 ottobre 1985 dalla Beggars Banquet Records.
Il disco è stato distribuito in oltre 30 nazioni ed ha venduto circa 2,5 milioni di copie. È l'album della consacrazione dei The Cult in tutto il mondo.
Fra gli album dei The Cult, "Love" è generalmente considerato quello più riuscito e che, meglio degli altri, riesce a mantenere un buon richiamo sul pubblico nonostante il passare degli anni.
Come noto i Cult nascono nel 1983 come una formazione di chiara ispirazione gothic rock, mentre col passare del tempo hanno modificato la propria musica verso sonorità ispirate al classico hard rock degli anni settanta. In questo processo, "Love" si pone esattamente nel mezzo, riuscendo a prendere il meglio da ognuna delle due anime dei Cult e creando una miscela, vincente anche dal punto di vista commerciale, fra le sonorità "dark" allora decisamente in voga ed il rock degli anni settanta.
Più volte i Cult sono stati accusati di fare scelte artistiche esclusivamente in base alle potenzialità commerciali di un determinato sound, ma in questo caso, se così si può dire, l'alchimia è stata talmente perfetta da superare l'effettivo talento degli autori.
Da segnalare che "Love" si avvale dell'ottimo batterista Mark Brzezicki, in quel momento libero da impegni con la sua band, i Big Country. Questo perché il batterista originario dei Cult, Nigel Preston, era troppo debilitato dalle droghe per continuare le sedute in studio (Preston suona comunque nel brano "She Sells Sanctuary").
Tutte le canzoni sono scritte da Ian Astbury e Billy Duffy.
Nelle stampe indonesiane, la canzone "Brother Wolf Sister Moon" è erroneamente titolata "Brother Walf Sister Moon", e il batterista Nigel Preston è riportato come Nigel Reston.