Si caratterizzò per una impeccabile solidità e nitidezza che si ripete in un modulo figurativo carente di vita interna.[1]
Fu un pittore molto attivo e produttivo e seguì il suo stile di severità iconica, quasi neo-bizantina.[1]
Scomparti di polittico raffigurantiMadonna in trono e S. Antonio abate, Museo Chiesa di S. Francesco di Mercatello sul Metauro.
Gesù adolescente che dialoga con i dottori del Tempio, cappella-altare Dragomanni nella Chiesa di San Domenico ad Arezzo.
Madonna col Bambino, san Domenico, san Pietro, san Paolo e san Pietro martire, tempera su tavola (1370), polittico conservato nel Museo civico di Rieti.[2]