È stato docente universitario di letteratura francese e di Letterature comparate all'Università Cattolica di Milano. Poeta innovativo nel seno della "Linea Lombarda",[1] esordì con Linea K nel 1951; sono seguite poi le raccolte Il bel paese (1955), Il prete di Ratanà (1959), Il male minore (1960), Il prato più verde (1977), Il nastro di Moebius (1980), Il cerchio aperto (1983), Il tranviere metafisico (1987), L'ippopotamo (1989), Variar del verde (1993), L'ipotesi circense (1995), Nella terra di mezzo (2000), Si passano le stagioni (2003), Un po' di repubblica (2005) e Remi in barca (2006).
Stilisticamente, Erba si può dire che abbia ripreso la lezione di Jacques Prévert, tenendosi ad equa distanza da neorealismo ed ermetismo. Di conseguenza mantenne uno stile apparentemente semplice, leggibile, ma al tempo stesso raffinato e sottile.
Fu coautore con Piero Chiara dell'antologia di poesia contemporanea Quarta generazione (1954). Era considerato uno dei maggiori poeti italiani ed europei del secondo Novecento tanto che in occasione degli ottant'anni gli venne tributato un prestigioso omaggio tramite un'antologia di inediti di ottanta tra i maggiori poeti viventi.[2] Tra le antologie da lui allestite si ricorda Natale in poesia. Antologia dal IV al XX secolo curata con Roberto Cicala ed edita nella collana "Nativitas" di Interlinea, casa editrice per la quale faceva parte del comitato direttivo della collana di poesia "Lyra". Nel 2002 la collana Oscar Mondadori ha dedicato a Luciano Erba una raccolta delle opere.[3] Tra i premi vinti, il Cittadella (1960), il Carducci (1977), il Viareggio (1980),[4] il Bagutta (1988), il Librex-Montale (1989) e il premio alla carriera del festival internazionale di poesia civile di Vercelli (2005). Nel 2007 l'Accademia dei Lincei gli ha conferito il Premio Feltrinelli per la Poesia.[5] Tutte le sue traduzione liriche sono state raccolte postume in I miei poeti tradotti, a cura di Franco Buffoni.
^Autori vari, La Letteratura italiana vol.20, Parte II, Milano, Edizione speciale per il Corriere della Sera, R.C.S. Quotidiani S.p.A., 2005 (Titolo dell'opera originale: Natalino Sapegno ed Emilio Cecchi (diretta da) Storia della letteratura italiana, Garzanti Grandi opere, Milano 2001 e De Agostini Editore, Novara 2005), pag. 213
^ Silvio Ramat (a cura di), 80 poeti contemporanei. Omaggio a Luciano Erba per i suoi 80 anni, con un saluto di Philippe Jaccottet, Novara, Interlinea, 2003.
^Poesie. 1951-2001, a cura di Stefano Prandi, Mondadori, Milano 2002.
^Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
Arnaldo Di Benedetto, Luciano Erba, in Letteratura italiana. I contemporanei, vol. VI, Milano, Marzorati, 1974.
Carlo Del Teglio, Luciano Erba: Il Viareggio al suo "Nastro di Moebius", in "Piccoli saggi critici", su "Leucensia", Editrice C.B.R.S., Lecco, 1985.
Arnaldo Di Benedetto, Poesia e critica del Novecento, Napoli, Liguori, 1999, pp. 99–146.
Roberto Cicala, Le stagioni di un tranviere metafisico, in Luciano Erba, Si passano le stagioni. Una scelta personale di autografi e inediti, Novara, Interlinea, 2002, pp. 5–8.
Franco Pappalardo La Rosa, Il poeta nel labirinto: Luciano Erba, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2006.
Luigi Fontanella, Luciano Erba, ovvero la poesia dello sguardo, in Raccontare la poesia (1970-2020). Saggi, ricordi, testimonianze critiche, Bergamo, Moretti & vitali Editori, 2021, pp. 166–172. ISBN 978-88-7186-828-8.