Lucrecia Hernández Mack | |
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Lucrecia Hernández Mack nel 2020 | |
Ministro della Sanità pubblica e dell'assistenza sociale | |
Durata mandato | 1º agosto 2016 – 27 agosto 2017 |
Presidente | Jimmy Morales |
Predecessore | José Alfonso Cabrera |
Successore | Carlos Soto Menegazzo |
Deputato del Congresso del Guatemala | |
Durata mandato | 14 gennaio 2020 – 6 settembre 2023 |
Dati generali | |
Partito politico | Semilla |
Università | Università di San Carlo del Guatemala |
Lucrecia María Hernández Mack (Città del Guatemala, 16 novembre 1973 – Città del Guatemala, 6 settembre 2023) è stata un medico e politica guatemalteca, deputato del Congresso dal 2020 fino alla sua morte nel 2023. Nel luglio 2016, il presidente Jimmy Morales l'ha nominata ministro della Sanità pubblica e Assistenza Sociale, diventando la prima donna a ricoprire quell'incarico. Nel 2017, si è dimessa da ministro per protestare contro l'ordine del presidente Morales di espellere l'investigatore anti-corruzione delle Nazioni Unite Ivan Velásquez Gómez[1].
Membro del Movimento Semilla, è stata al Congresso dopo aver vinto le elezioni generali del 2019. Nel 2023 annunciò la sua decisione di non chiedere la rielezione al Congresso. Nel settembre dello stesso anno morì a causa del cancro di cui soffriva dal 2020.[2]
Nata il 16 novembre 1973,[3][4] Lucrecia Hernández Mack era la figlia dell'antropologa Myrna Mack.[5][6] Nel 1990, Myrna Mack fu assassinata da uno squadrone della morte militare a causa delle sue critiche al trattamento riservato dal governo guatemalteco agli sfollati interni, in particolare alle popolazioni indigene Maya.[6] Il suo omicidio portò successivamente a un caso davanti alla Corte interamericana dei diritti umani[7] attraverso la quale la sua famiglia ricevette un risarcimento dallo Stato.
Hernández Mack studiò medicina all'Università di San Carlos de Guatemala. Conseguì un master in Sanità Pubblica presso l'Università Rafael Landívar e un dottorato presso l'Università Autonoma Metropolitana del Messico (UAM).[8] Dopo la laurea, lavorò come consulente in diverse organizzazioni internazionali quali l'Organizzazione Panamericana della Sanità e l'Organizzazione Mondiale della Sanità.[3]
Nel 2015 fu attivamente coinvolta nelle proteste che portarono alle dimissioni del presidente Otto Pérez Molina.[9][4]
Il 27 luglio 2016 fu nominata da Jimmy Morales Ministro della sanità pubblica e dell'assistenza sociale, in sostituzione di Alfonso Cabrera che era in carica per sei mesi e mezzo e che si era dimesso per motivi personali. Al suo insediamento, dichiarò che uno dei suoi primi obiettivi era quello di fermare e invertire, per quanto possibile, il collasso dei servizi sanitari pubblici e ripristinare la copertura vaccinale che non era stata realizzata negli ultimi due anni.[3] Si dimise il 27 agosto 2017 dopo che il presidente Jimmy Morales aveva espulso il capo della Commissione internazionale contro l'impunità (CICIG), il colombiano Iván Velásquez.[1] Lucrecia Hernández Mack fu la prima a presentare le sue dimissioni irrevocabili, sostenendo che, dal momento in cui il presidente dichiarava "non grato" il commissario Velásquez, diventava una persona favorevole all'impunità. Insieme a lei si dimisero i viceministri Adrián Chávez, Juan Carlos Verdugo Urrejola e Édgar Rolando González Barreno, e successivamente altri membri del governo.[1][10]
Nel 2017 è stato fondato il partito politico progressista "Movimiento Semilla",[11] di cui lei fece parte ed il cui candidato alla presidenza Bernardo Arévalo vinse le elezioni del 2023.[12] Nelle elezioni del 2019 venne eletta rappresentante del Congresso del Guatemala e si insediò il 14 gennaio 2020.[13]
Hernández Mack morì il 6 settembre 2023, all'età di 49 anni, a Città del Guatemala, malata di cancro.[14][8]
Lucrecia Hernández Mack ebbe due figli.[15]