Macrozamia communis | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Cycadophyta |
Classe | Cycadopsida |
Ordine | Cycadales |
Famiglia | Zamiaceae |
Genere | Macrozamia |
Specie | M. communis |
Nomenclatura binomiale | |
Macrozamia communis L.A.S.Johnson, 1959 |
Macrozamia communis L.A.S.Johnson, 1959 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica dell'Australia, ove è nota con il nome di burrawang.[2]
È una cicade con fusto eretto o parzialmente sotterraneo, alto sino a 1-2 m e con diametro di 30-60 cm.[3]
Le foglie, pennate, lunghe 70-200 cm, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono rette da un picciolo lungo 12-40 cm.
È una specie dioica, con esemplari maschili che presentano da 1 a 10 strobili apicali cilindrici, lunghi 20-45 cm e larghi 8-12 cm, con microsporofilli dall'apice spinoso, ed esemplari femminili che portano da 1 a 6 coni, lunghi 20-45 cm e larghi 10-20 cm, formati da macrosporofilli armati di spine, che contengono numerosi semi grossolanamente ovoidali, lunghi 30-35 mm, ricoperti da un tegumento di colore rosso vermiglio.
L'areale di questa specie si estende lungo le aree costiere orientali del Nuovo Galles del Sud (Australia).[1]
Forma popolazioni relativamente numerose crescendo nelle foreste sclerofille costiere, su suoli sabbiosi o rocciosi, dal livello del mare sino a 300 m di altitudine.
La IUCN Red List classifica M. communis come specie a rischio minimo (Least Concern)[1].
La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[4].