Madame Marcotte de Sainte-Marie | |
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Autore | Jean-Auguste-Dominique Ingres |
Data | 1826 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 93×74 cm |
Ubicazione | Museo del Louvre, Parigi |
Madame Marcotte de Sainte-Marie è un dipinto realizzato nel 1826 da Jean-Auguste-Dominique Ingres e che rappresenta Suzanne Clarisse de Salvaing de Boissieu, moglie di Marin Marcotte de Sainte-Marie.[1] Si tratta di uno dei primi ritratti, e uno dei rari ritratti femminili, dipinti dall'artista in questo periodo della sua vita, quando si trovava a Parigi prima del suo ritorno a Roma. Del ritratto esistono degli studi a matita, conservati a Montauban e al Louvre, per arrivare alla posa della modella. Fa parte delle collezioni di dipinti francesi del museo del Louvre.[2]
La tela venne esposta al Salone di Parigi del 1826-1827.[3] Assieme alla Madame Rivière del 1806 è l'unico ritratto di una donna sposata esposto dall'artista alla celebre mostra.[4] Dopo la sua realizzazione, l'opera appartenne all'effigiata fino alla sua morte, e nel 1862 venne lasciata in eredità al figlio Henri Marcotte de Sainte-Marie. Il quadro passò in seguito ai suoi figli nel 1916. Nel 1923 venne acquisito dal museo del Louvre attraverso il collezionista David David-Weill.
L'opera ritrae Suzanne Clarisse seduta su una sedia ricoperta da un tessuto di raso giallo, davanti a uno sfondo scuro. La donna indossa un abito marrone stretto alla vita con una cintura, con delle maniche ampie e un colletto a quattro file,[2] molto diverso dalle scollature presenti nei ritratti femminili del primo soggiorno romano del pittore (quando c'era il primo Impero).[4] Nella mano destra ella tiene un fazzoletto bianco, mentre il polso sinistro è decorato da un bracciale.
L'effigiata non era molto contenta dei tempi lunghi delle pose, pertanto Ingres si concentrò soprattutto sul suo volto, e per quanto riguarda le mani le dipinse riprendendo quelle di sua moglie Madeleine.[5][4]