Magomed Daudov

Magomed Daudov

Primo ministro della Repubblica Cecena
In carica
Inizio mandato25 maggio 2024
PresidenteRamzan Kadyrov
PredecessoreIsa Tumkhadžiev (ad interim)

Presidente del Parlamento della Repubblica Cecena
Durata mandato3 luglio 2015 –
15 maggio 2024
PredecessoreDukuvakha Abdurakhmanov
SuccessoreŠaid Žamaldaev

Segretario del Gabinetto di governo della Repubblica Cecena
Durata mandato21 maggio 2012 –
3 giugno 2015
PredecessoreMagomed Selimkhanov
SuccessoreIslam Kadyrov

Vice primo ministro della Repubblica Cecena
Durata mandato10 marzo 2010 –
21 maggio 2012
Vice diOdes Baysultanov
PredecessoreKhalid Vaykhanov
SuccessoreIsa Tumkhadžiev

Dati generali
Partito politicoRussia Unita
FirmaFirma di Magomed Daudov
Magomed Daudov
SoprannomeLord
NascitaŠpakovskoe, 26 febbraio 1980 (44 anni)
EtniaCeceno
ReligioneIslam sunnita
Dati militari
Paese servito Repubblica Cecena di Ichkeria
Russia (bandiera) Russia
Forza armata Forze armate della Repubblica Cecena di Ichkeria
Truppe interne russe
SpecialitàOMON
Unità
Anni di servizio2000 - 2010
Grado Maggior generale del MVD
Maggior generale
GuerreSeconda guerra cecena
Conflitto nel Caucaso Settentrionale
Decorazioni Eroe della Repubblica Cecena

Studi militariAccademia di Management del MVD
[1][2][3][4][5]
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Magomed Chožachmedovič Daudov (in russo Магоме́д Хожахме́дович Дау́дов? ed in ceceno Мохьмад Хожахьмадан Дауди; Špakovskoe, 26 febbraio 1980) è un politico, generale e dirigente sportivo russo di etnia cecena.

È il primo ministro della Repubblica Cecena dal 25 maggio 2024.

Primi anni e formazione

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Daudov è nato il 26 febbraio 1980 nel villaggio di Špakovskoe (odierna Michajlovsk), nel distretto di Špakovskij, Stavropol, nell'allora RSFS Russa.[6] Il villaggio natale di suo padre era il villaggio di Geldagan (distretto di Kurčaloevskij, Repubblica Cecena) ma, al momento della nascita di Magomed, i Daudov vivevano temporaneamente nel territorio russo. I suoi genitori, Khožakhmed Abdulvakhabovič (1957 - 2013) e Makka Uvaysovna (1959 - 2009), ebbero in seguito altri due figli, Šeikhmagomed (1981) e Milana (1985).[7][8]

Si è diplomato al liceo di Geldagan. Dal 1997 al 1999 ha studiato presso la Scuola Pedagogica Gudermes.[3]

Daudov aveva 19 anni quando scoppiò la seconda guerra cecena e si arruolò tra le file dei militanti ceceni separatisti, diventando un ufficiale sotto Šamil' Basaev.[9]

In un'intervista Magomed raccontò di quando passò dalla parte dei federalisti: "quando Akhmat-Hadji annunciò l'amnistia, mi nascosi da mia zia. Non avevo sangue addosso e uscii subito dalla foresta, come fecero migliaia di altri ragazzi".[10][11][12]

Educazione superiore

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Ha ottenuto una laurea in economia finanziaria alla Università statale del Daghestan nel 2004.[13] Successivamente nel 2009 si è laureato in giurisprudenza presso l'Istituto di finanza e diritto di Machačkala.[7]

Nel 2011 si è laureato in giurisprudenza presso l'Accademia di gestione del ministero degli affari interni della Russia.[13]

Carriera militare

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Dopo essere stato perdonato da Kadyrov, nel 2002 Daudov diventò il comandante di un plotone speciale di sicurezza al servizio del presidente ceceno.[14]

Nel giugno 2004 ha iniziato a prestare servizio come comandante della compagnia delle forze speciali "Akhmat Kadyrov" sotto il Ministero degli Affari Interni della Repubblica Cecena.[14]

Il 13 febbraio 2006 fu coinvolto in un'operazione speciale dove uccise l' "emiro" del villaggio di Avtury, Džabrail Abdurzakov, nascosto ad Urus-Martan per scopi terroristici.[15] Circondata la casa del sospettato, le forze di polizia chiesero ad Abdurzakov di costituirsi. Il separatista oppose resistenza, facendo fuoco con armi automatiche. Daudov avrebbe fatto irruzione nell'abitazione e ucciso l'uomo armato.[14] Nel settembre 2006 supervisionò e diresse un'altra operazione speciale: la liquidazione dei fratelli Muskiev. Uno dei fratelli, Isa, era considerato un leader di gruppi separatisti armati che agivano nei distretti di Argun, Šalinskij e Kurčaloevskij.[16]

Dal dicembre 2006 all'aprile 2007 è stato vicecomandante e capo di stato maggiore dell'unità di polizia speciale OMON della Cecenia (oggi OMON "Akhmat-Groznyj").

Dall'aprile 2007 al marzo 2010 è stato a capo del dipartimento degli affari interni per il distretto di Šali.[13]

Carriera politica

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Nel 2010 ha lasciò l'MVD per dedicarsi alla politica, venendo nominato vice primo ministro della Cecenia.

Dal maggio 2012 al giugno 2015 è stato segretario di gabinetto, responsabile dell'amministrazione generale del governo.[17]

Il 15 maggio 2024 Daudov si è dimesso dalla posizione di presidente del parlamento ceceno, carica che ha ricoperto dal 2015.[18] Nel 24 maggio dello stesso anno, è stato nominato primo ministro della Repubblica Cecena dal leader Kadyrov venendo approvato dal parlamento il giorno seguente.[19][20]

Nel 2001 si è sposato con Aset Movlaevna,[21] sua ex compagna del liceo. Con lei ha dieci figli, quattro femmine e sei maschi. Altre fonti citano che ne abbia dodici.[22][23] I figli si chiamano in ordine: Linda (2003), Iman (2004), Umar (2006), Ramzan (2007), Movldi (2009), Makka (2010), Medni (2012), Jusup (2014), Abubakar (2015), Usman (2016).[24][25]

L'1 gennaio 2024, ad Aset è stato conferito il premio di "Madre eroica".[21] Il 29 maggio dello stesso anno Umar Daudov è stato nominato viceministro dello sport.[26]

La famiglia Daudov con Ramzan Kadyrov

È stato dal 2004 il vicepresidente della squadra di calcio Akhmat Groznyj per poi diventarne il presidente dal 28 novembre 2011 fino 23 maggio 2024[27] quando è stato sostituito da Akhmat Kadyrov, figlio di Ramzan Kadyrov.[28][29]

Daudov come presidente della Terek Grodznyj (oggi Akhmat) 2013

Daudov è soprannominato "Lord". Secondo una versione, ricevette questo soprannome da Ramzan Kadyrov per il suo "stile inglese" nell'abbigliamento quando lo incontrò per la prima volta. Daudov stesso affermò che "Lord" era il suo nominativo durante le due guerre cecene.[11]

Daudov è un praticante musulmano e ha completato l'ḥajj alla Mecca. È in favore della legalizzazione della poligamia in Cecenia.[23]

Nel 2007 hanno intitolato la via Tirov e il liceo dove ha studiato nel villaggio di Geldagan a Daudov.[11][30]

Nel 2011 è stata inaugurata una moschea nel villaggio di Geldagan intitolata a sua madre, Makka Daudova.[31]

Nel 2014 Daudov è stato aggiunto alla lista delle sanzioni Magnitsky per violazioni dei diritti umani, in particolare per la sua partecipazione al pestaggio e alla tortura del prigioniero politico ceceno Ruslan Kutaev.[32]

Dal 2018 la Lettonia ha vietato a Daudov l'ingresso nel paese.[33]

Nel 2020 il Regno Unito ha imposto sanzioni contro Daudov in quanto “responsabile di tortura e altre violazioni dei diritti umani contro le persone LGBT in Cecenia”.[34][35]

Dal 2022 la Polonia ha vietato a Daudov l'ingresso nel paese.[36]

Onorificenze russe

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Eroe della Federazione Russa - nastrino per uniforme ordinaria
— 20 giugno 2007[6]
Cittadino onorario di Groznyj - nastrino per uniforme ordinaria
— [37]
Ordine d'onore (Federazione Russa) - nastrino per uniforme ordinaria
— 14 luglio 2022[38]
Eroe della Repubblica Cecena - nastrino per uniforme ordinaria
— 6 ottobre 2023[17]
Ordine al merito per la Patria di III Classe - nastrino per uniforme ordinaria
— 8 febbraio 2024[39]

Onorificenze straniere

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Eroe della Repubblica Popolare di Lugansk' - nastrino per uniforme ordinaria
— 2 ottobre 2022[40]
immagine del nastrino non ancora presente
— 7 ottobre 2022[41]
  1. ^ Даудов Магомед Хожахмедович, su xn--b1aew.xn--p1ai. URL consultato il 27 luglio 2021 (archiviato il 27 luglio 2021).
  2. ^ (RU) Магомед Даудову и Руслану Алханову присвоили звания Героев ЛНР | Информационное агентство "Грозный-Информ", su grozny-inform.ru. URL consultato il 5 aprile 2023.
  3. ^ a b (RU) Даудов Магомед Хожахмедович, su warheroes.ru. URL consultato il 27 agosto 2024.
  4. ^ (RU) Спикеру Чечни Даудову присвоили воинское звание генерал-майора, su Коммерсантъ, 19 aprile 2024. URL consultato il 27 agosto 2024.
  5. ^ (RU) Глава парламента Чечни Даудов получил звание генерал-майора МВД, su РБК, 17 agosto 2023. URL consultato il 28 agosto 2024.
  6. ^ a b (EN) Кавказский Узел, Magomed Daudov, su Caucasian Knot. URL consultato il 26 agosto 2024.
  7. ^ a b (RU) Клан Даудова, su Radio Free Europe / Radio Liberty, 10 novembre 2016. URL consultato il 27 agosto 2024.
  8. ^ (EN) "Lord Speaker" Daudov disgraced himself throughout Chechnya. Magomed Daudov is also known as Lord Magomed Daudov nickname lord, su icye.ru. URL consultato il 28 agosto 2024.
  9. ^ (RU) Пропасть или взлет? Разбираем разнонаправленные версии причин отставки спикера чеченского парламента, зловещего Магомеда Даудова, также известного как Лорд, su Новая газета Европа, 7 febbraio 2156. URL consultato il 28 agosto 2024.
  10. ^ (RU) «Правая рука» Кадырова: Даудов досрочно ушел с поста спикера парламента Чечни, su Газета.Ru, 28 agosto 2024. URL consultato il 28 agosto 2024.
  11. ^ a b c (RU) Не тейпом единым, su kommersant.ru, 6 settembre 2010. URL consultato il 28 agosto 2024.
  12. ^ (RU) «Его же все ненавидят». Как чеченский Лорд стал предателем, героем и овчаркой, su istories.media. URL consultato il 29 agosto 2024.
  13. ^ a b c (RU) ПАРЛАМЕНТ ЧР Даудов Магомед Хожахмедович, su parlamentchr.ru, 2 ottobre 2022. URL consultato il 28 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2022).
  14. ^ a b c (RU) Даудов Магомед Хожахмедович, su 95.xn--b1aew.xn--p1ai, 18 ottobre 2020. URL consultato il 28 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2020).
  15. ^ (RU) Musa Muradov, Шамиль Басаев остался без Шрама, su kommersant.ru, 15 febbraio 2006. URL consultato il 29 agosto 2024.
  16. ^ (RU) Даудов Магомед Хожахмедович, su Единая Россия. URL consultato il 29 agosto 2024.
  17. ^ a b (RU) Чем известен бывший спикер парламента Чечни Магомед Даудов, su Коммерсантъ, 15 maggio 2024. URL consultato il 28 agosto 2024.
  18. ^ (RU) Спикер парламента Чечни Магомед Даудов ушел в отставку, su РБК, 15 maggio 2024. URL consultato il 27 agosto 2024.
  19. ^ (EN) RFE/RL's North Caucasus Service, Kadyrov Names Former Parliament Chief To Head Chechen Government, in RadioFreeEurope/RadioLiberty. URL consultato il 26 agosto 2024.
  20. ^ (EN) Кавказский Узел, Chechen Parliament supports Daudov's appointment, su Caucasian Knot. URL consultato il 26 agosto 2024.
  21. ^ a b (RU) Кадыров передал орден "Мать-героиня" супруге главы чеченского парламента Магомеда Даудова, su Radio Free Europe / Radio Liberty, 1º gennaio 2024. URL consultato il 26 agosto 2024.
  22. ^ (RU) Лариса Л, В России герои только чеченцы? В России тысяча женщин достойны звания "Мать-героиня", но ордена достаются женам Кадырова и Даудова, su Freedom, 25 ottobre 2023. URL consultato il 28 agosto 2024.
  23. ^ a b (RU) Магомед Даудов, su 24SMI. URL consultato il 28 agosto 2024.
  24. ^ (RU) Пятого сына Магомеда Даудова Глава Чечни назвал Абубакаром, su ЧГТРК ГРОЗНЫЙ. URL consultato il 28 agosto 2024.
  25. ^ (RU) Даудов Магомед Хожахмедович - Персоналии - Govzalla.com, su govzalla.com. URL consultato il 29 agosto 2024.
  26. ^ (RU) Назначенный главой Минспорта Чечни 18-летний сын Кадырова представил своих заместителей: это сын Даудова и племянник Делимханова, su Настоящее Время, 29 maggio 2024. URL consultato il 28 agosto 2024.
  27. ^ (RU) Рамзан Кадыров: «Передал свои полномочия Даудову из-за исключительной загруженности», su Sports.ru, 28 novembre 2011. URL consultato il 28 agosto 2024.
  28. ^ (RU) Ахмат Кадыров - Президент ФК «Ахмат» — Все новости — официальный сайт РФК Ахмат, su fc-akhmat.ru. URL consultato il 28 agosto 2024.
  29. ^ (RU) В Чечне объяснили назначение сына Кадырова на пост президента «Ахмата», su РБК, 23 maggio 2024. URL consultato il 28 agosto 2024.
  30. ^ (RU) Улица имени ГЕРОЯ РОССИИ | Гелдаган | Администрация Курчалоевского района ЧР, su geldagan.ru. URL consultato il 29 agosto 2024.
  31. ^ В чеченском селе Гелдаген открылась новая мечеть - ГТРК «Ставрополье», su stavropolye.tv, 13 agosto 2021. URL consultato il 29 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2021).
  32. ^ (EN) Magnisky-related Designations | Office of Foreign Assets Control, su ofac.treasury.gov. URL consultato il 26 agosto 2024.
  33. ^ (RU) Латвия запретила въезд Кадырову, Даудову и Алаудинову, su Radio Free Europe / Radio Liberty, 23 febbraio 2018. URL consultato il 22 agosto 2024.
  34. ^ (EN) CONSOLIDATED LIST OF FINANCIAL SANCTIONS TARGETS IN THE UK (PDF), p. 5.
  35. ^ (EN) Katie Donohoe, UK government joins US in placing sanctions on Chechen leaders linked to 'gay purge', su GCN, 16 dicembre 2020. URL consultato il 27 agosto 2024.
  36. ^ (EN) Кавказский Узел, Chechen officials Alaudinov and Daudov get under Polish sanctions, su Caucasian Knot. URL consultato il 22 agosto 2024.
  37. ^ (RU) Почётные граждане Грозного, su web.archive.org, 27 luglio 2021. URL consultato il 29 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2021).
  38. ^ (RU) Магомед Даудов награжден орденом Почета, su Единая Россия. URL consultato il 28 agosto 2024.
  39. ^ (RU) Decreto del Presidente della Federazione Russa del 08.02.2024 n. 108 "Sull'assegnazione di premi statali della Federazione Russa", p. 2.
  40. ^ (RU) Магомеду Даудову и Руслану Алханову присвоили звания Героев ЛНР | Информационное агентство "Грозный-Информ", su web.archive.org, 2 ottobre 2022. URL consultato il 19 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2022).
  41. ^ (RU) 20 тыс. бойцов силовых подразделений собралось на торжественном построении в ЧР | Информационное агентство "Грозный-Информ", su web.archive.org, 3 dicembre 2022. URL consultato il 30 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2022).

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