Nella Divina Commedia, Malebolge è il nome dato all'ottavo cerchio dell'Inferno, nel quale sono puniti i fraudolenti. Si tratta di un cerchio che ha un nome proprio, così come lo ha il nono, il cui nome, Cocito, coincide con il nome del lago ghiacciato.
Il nome deriva dalla forma di tale cerchio, suddiviso in dieci bolge ovvero fossati concentrici, cerchiati da mura e scavalcati da ponti di roccia, simili alle fortificazioni esterne di un castello. Dentro i fossati sono puniti i dannati, suddivisi in base alla loro colpa. Celeberrima è la descrizione che il poeta ne dà allorché vi giunge:
«Luogo è in inferno detto Malebolge,
tutto di pietra di color ferrigno,
come la cerchia che dintorno il volge.
Nel dritto mezzo del campo maligno
vaneggia un pozzo assai largo e profondo,
di cui suo loco dicerò l'ordigno.
Quel cinghio che rimane adunque è tondo
tra 'l pozzo e 'l piè de l'alta ripa dura,
e ha distinto in dieci valli il fondo.
Quale, dove per guardia de le mura
più e più fossi cingon li castelli,
la parte dove son rende figura,
tale imagine quivi facean quelli;
e come a tai fortezze da' lor sogli
a la ripa di fuor son ponticelli,
così da imo de la roccia scogli
movien che ricidien li argini e ' fossi
infino al pozzo che i tronca e raccogli.»
La visita di Malebolge occupa i canti dal XVIII al XXX dell'Inferno; i dannati puniti in ciascuna bolgia sono i seguenti:
Una parola con funzione mnemonica, sasibilcosefa, ricorda la sequenza dei peccatori, bolgia per bolgia: le ultime sei lettere sono le tre sillabe co-se-fa, mentre le precedenti lettere sono le iniziali singole (sasibil) di ogni categoria di peccatori puniti nelle dieci bolge.
La struttura architettonica di Malebolge è così composta:
Dante osserva le bolge dall'alto dei ponti; ma quelli che scavalcano la sesta bolgia sono crollati durante il terremoto che seguì la morte di Gesù Cristo (Matteo 27,51[1]), cosicché il poeta è costretto a scendere sull'argine della quinta bolgia e, dopo aver percorso un tratto di cammino scortato da una squadriglia di diavoli, le Malebranche, a calarsi (precipitosamente, per sfuggire ai diavoli stessi infuriati contro di lui) nel fossato della sesta, e quindi a risalire sul ponte con una faticosa scalata.
La circonferenza della decima bolgia, la più interna, è di undici miglia (Inferno XXX, 87); quella della nona è di ventidue (XXIX, 9). Se le altre bolge sono in proporzione, ne risulta che la prima ha una circonferenza di 110 miglia. La larghezza di ciascuna bolgia è di mezzo miglio (XXX, 88).