Malin Hartelius (Malmö, 1º settembre 1966) è un soprano svedese, che ha conosciuto la fama internazionale all'inizio degli anni novanta[1].
È nota a livello mondiale soprattutto come una delle principali interpreti di opere di Mozart[1][2] (in particolare presso il Teatro dell'Opera di Zurigo[1][3][4]), ma ha recitato anche in opere di Čajkovskij, Cherubini, Donizetti, Händel, Schubert, ecc.[1] e ha lavorato assieme a direttori d'orchestra quali Herbert Blomstedt, Ivor Bolton, Franz Brüggen, Riccardo Chailly, Ádám Fischer, John Eliot Gardiner, Wolfgang Gönnenwein, Nikolaus Harnoncourt, Mariss Jansons, Ton Koopman, Mark Minkowski, Peter Schreiner, Franz Welser-Möst, ecc.[1][3][4]
Dopo il diploma al Conservatorio di Vienna[4][5], dove ha come insegnante Margarete Bence[5][4], nel 1989-1990 entra a far parte della Wiener Staatoper[5].
Nella stagione 1991-1992 è ingaggiata dal Teatro dell'Opera di Zurigo[3][4], dove recita nel ruolo di Pamina ne Il flauto magico, in quello di Adele ne Il pipistrello, in quello di Blonde ne Il ratto dal serraglio e in quello di Ännchen nel Il franco cacciatore[4].
Ottiene l'apice del successo tra il 1999 e il 2000, interpretando il ruolo di Pamina ne Il flauto magico di Mozart.[5] Nel 2002 recita nel ruolo di Melanto ne Il ritorno di Ulisse diretto da NiKolaus Harnoncourt all' Opernhaus di Zurigo.
Nel 2010, riceve dal re di Svezia la medaglia per le Scienze e le Arti.[5][3]
Nel luglio del 2011, dopo l'interpretazione a Zurigo de Il re pastore, viene riconosciuta come una delle migliori interpreti di opere di Mozart del XXI secolo[2].
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