Marco Turco (Roma, 28 luglio 1960) è un regista e sceneggiatore italiano.
Laureato in Storia e Filosofia, segue i corsi di sceneggiatura di Ugo Pirro, Leo Benvenuti e Robert Mc Kee e la scuola di recitazione di Aldo Giuffré. Si avvicina al cinema scrivendo per L'Unità e la rivista Movie.
Dopo una serie di esperienze da aiuto regista con Tonino Valerii, Franco Giraldi, Damiano Damiani e Gianni Amelio, esordisce alla regia con i cortometraggi La sveglia (1994) e Coincidenze (1995), ottenendo per entrambi la partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia.
Cura la regia di documentari, video e spot commerciali e debutta nel lungometraggio con Vite in sospeso (1998). Nello stesso anno collabora alla sceneggiatura del film Tano da morire, di Roberta Torre.
È del 2004 In un altro paese, film-documentario sui rapporti tra mafia e politica in Italia attraverso la ricostruzione delle vicende di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Nel maggio 2005 comincia le riprese del film La straniera, prodotto con il finanziamento del Ministero dei Beni Culturali e presentato al Torino Film Festival 2009 e al BIF&ST Bari International Film&Tv Festival 2009 dopo quattro anni di lavorazione; l'anno successivo dirige Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu, fiction in due puntate per Raiuno. Seguono nel 2010 C'era una volta la città dei matti..., con Fabrizio Gifuni e Vittoria Puccini, basata sulla vita dello psichiatra Franco Basaglia e quindi nel 2012 Altri tempi, ambientato all'epoca della chiusura delle case di tolleranza operata dalla Legge Merlin. Nel 2014 realizza L'Oriana biografia della famosa giornalista Oriana Fallaci.
Nel 2022 realizza il documentario La generazione perduta sull'Italia degli anni 70, il problema dell'eroina e della tossicodipendenza e la vita del giornalista Carlo Rivolta.
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