Mario Brunello | |
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Mario Brunello nel 2003 | |
Nazionalità | Italia |
Genere | Musica classica, barocca, jazz, contemporanea |
Periodo di attività musicale | 1986 – in attività |
Strumento | violoncello |
Etichetta | Egea Records |
Sito ufficiale | |
Mario Brunello (Castelfranco Veneto, 21 ottobre 1960) è un violoncellista italiano.
Ha studiato al Conservatorio di Venezia con Adriano Vendramelli e Antonio Janigro. Nel 1986 ha vinto il primo premio al Concorso internazionale Čajkovskij di Mosca, nella categoria dedicata al violoncello.
Si è esibito nelle maggiori sale da concerto del mondo, diretto da nomi di grande prestigio, quali Claudio Abbado, Chung Myung-whun, Valery Gergiev, Carlo Maria Giulini, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Riccardo Muti, Zubin Mehta e Seiji Ozawa.
È molto attivo in formazioni cameristiche ed ha collaborato con solisti come i pianisti Massimo Somenzi ed Andrea Lucchesini, i violinisti Gidon Kremer, Salvatore Accardo e Frank Peter Zimmermann. Ha partecipato a festival jazz con Vinicio Capossela (con il quale collabora tuttora), Claudio Fasoli, Uri Caine e Gian Maria Testa e ha realizzato spettacoli teatrali con Maddalena Crippa e Marco Paolini e un progetto visionario dedicato a Bach (Pensavo fosse Bach, prodotto da Musicamorfosi).
È il fondatore e direttore dell'Orchestra d'archi italiana. È docente presso i corsi estivi di perfezionamento dell'Accademia Chigiana di Siena ed è Accademico di Santa Cecilia.
Ha un repertorio molto vasto, che spazia dalla musica barocca e Bach (di cui ha inciso tra 1993 e 1994 le sei Sei suites per violoncello solo BWV 1007 - 1012 nell'Auditorium del Conservatorio di Torino)[1] alla musica contemporanea e ad incursioni nel jazz. Suona un violoncello Maggini del Seicento, appartenuto a Benedetto Mazzacurati e successivamente a Franco Rossi, violoncellista del Quartetto Italiano.
Dal 2008 è il direttore artistico del Concorso Internazionale per Quartetto d'Archi "Premio Paolo Borciani" di Reggio Emilia.
A Castelfranco Veneto, sua città natale, tiene concerti, corsi e masterclass al Capannone Antiruggine, un'antica fabbrica dove si lavorava il ferro, riadibita a sala da concerto[2]: sul progetto, le registe Patricia Barbetti e Roberta Pedrini hanno realizzato il documentario "In alto con la musica" per la Radiotelevisione Svizzera.
Ha preso parte, fin dalla prima edizione, alla manifestazione I Suoni delle Dolomiti, che ogni anno porta in quota la musica colta in generale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90372209 · ISNI (EN) 0000 0001 2282 8536 · SBN TO0V448352 · Europeana agent/base/36742 · LCCN (EN) no98101594 · GND (DE) 124893252 · BNF (FR) cb14159806c (data) · J9U (EN, HE) 987007402375105171 |
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