Martine Brochard

Martine Brochard (1970)

Martine Brochard (Parigi, 2 aprile 1944[1]) è un'attrice, cantante e scrittrice francese naturalizzata italiana.

In Francia studia danza classica, jazz e recitazione, e inizia a lavorare fin da giovane alla televisione, in teatro e al cinema col film Baci rubati (1968) di François Truffaut.[2]

Brochard in Armiamoci e partite! (1971)

Dopo alcune brevi apparizioni nel cinema francese, si trasferisce in Italia nel 1970, attirata dall'allora fiorente industria cinematografica nostrana, per diventare interprete di molte pellicole del decennio, tra cui le più famose: Milano trema: la polizia vuole giustizia (1973) di Sergio Martino e La governante (1974), tratto dalla pièce di Vitaliano Brancati e diretto da Giovanni Grimaldi, con cui vince la Maschera d'argento.

«Diventai quasi subito popolarissima come protagonista de La governante, dal romanzo di Brancati. Mi consolidò nella parte di lesbica chic già interpretata nei miei film da monaca.»

Interpreta film dei generi più diversi, preferendo comunque sempre ruoli da donna sensuale e provocante. Partecipa, tra gli altri, a: Prigione di donne (1974) di Brunello Rondi, Il solco di pesca (1976) di Maurizio Liverani, Gatti rossi in un labirinto di vetro (1975) di Umberto Lenzi, Mannaja (1977) di Sergio Martino e Una spirale di nebbia (1977) di Eriprando Visconti.

Brochard in Mannaja (1977)

Nel decennio seguente interpreta, fra gli altri, i film Murder Obsession - Follia omicida (1981) di Riccardo Freda e L'attrazione (1987) di Mario Gariazzo. Negli anni novanta lavora anche con Tinto Brass in Paprika (1991) e in L'uomo che guarda (1994).

Inizia a lavorare in televisione nel 1970 interpretando lo sceneggiato I giovedì della signora Giulia, a fianco di Claudio Gora e Tom Ponzi. Riappare poi in altri film TV e sceneggiati tra cui: Disonora il padre (1978), tratto dal romanzo di Enzo Biagi, per la regia di Sandro Bolchi, Bel Ami (1979) dal romanzo di Guy de Maupassant, La sconosciuta (1982), sceneggiato in 4 puntate per la regia di Daniele D'Anza e la serie televisiva I ragazzi della 3ª C (1987) di Claudio Risi.

È anche ballerina nel varietà de Il Bagaglino, intitolato Per chi suona la campanella, firmata da Castellacci e Pingitore, in onda nel 1987 su Rai 2, con Pippo Franco, Leo Gullotta, Oreste Lionello ed Eva Grimaldi.

Tra i suoi ultimi lavori le fiction: Il bello delle donne (2002), Vento di ponente (2002), La squadra (2002-2007), mentre nel 2007 è coprotagonista nello sceneggiato TV di Salvatore Samperi, Il sangue e la rosa. Nel 2010 e nel 2014 torna in TV nelle due stagioni de Il peccato e la vergogna, accanto a Manuela Arcuri e Gabriel Garko. Nel 2017 è nel cast della fiction Il bello delle donne... alcuni anni dopo, sequel de Il bello delle donne con un ruolo differente rispetto a quello da lei ricoperto nella serie originale.

Si afferma a teatro con Spirito allegro di Noël Coward, Il malato immaginario di Molière, Taxi a due piazze di Ray Cooney (1985), regia di Pietro Garinei, L'imbroglione di Plauto (1977), Il bell'indifferente di Jean Cocteau (1988), Histoire du soldat 2000), su musiche di Stravinskij e grazie al marito pigmalione sposato in seconde nozze, il drammaturgo attore-regista Franco Molè, conosciuto nel 1976, appare inoltre ne Il mercante (Mercator) di Plauto (2004) e nei film: L'ebreo fascista (1980) e La stanza delle parole (1990).

Scoperta la propria vena di narratrice di favole, pubblica due raccolte: La gallina blu e altri racconti (1995, ed. Mursia) e Zaffiretto il vampiretto e altri racconti (1999, ed. Mursia). Nel 2016 pubblica Le favole della gallina blu (Armando Curcio Editore).

Nel 2003, assieme al musicista salentino Aldo Gemma e al compositore Gianluca John Attanasio, incide un disco dalle sonorità pop-dance, intitolato La vie continue.

Nel 2004 partecipa allo sceneggiato radiofonico Rodolfo Valentino, su Radio2, regia di Idalberto Fei.

È stata sposata con l'attore Umberto Ceriani, conosciuto sul set de I giovedì della signora Giulia, da cui ha avuto un figlio, Ferdinando Ceriani (1973), regista teatrale.[4] Successivamente ha sposato l'attore e regista Franco Molè, deceduto nel 2006.[5]

Brochard in Le monache di Sant'Arcangelo (1973)
  1. ^ Elenco Artisti Settore Audiovisivo Rappresentati da Nuovo IMAIE (al 31/01/2014) (PDF), su areasoci.nuovoimaie.it, IMAIE. URL consultato il 6 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2015).
  2. ^ http://www.martinebrochard.net Archiviato il 1º dicembre 2011 in Internet Archive.
  3. ^ Copia archiviata, su gioia.it. URL consultato il 29 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2010). Intervista a Martine Brochard sul periodico Gioia (2009).
  4. ^ Vittorio Salerno, Martine Brochard, SIAE - OLAF, 2008, p. 21.
  5. ^ Vittorio Salerno, Martine Brochard, SIAE - OLAF, 2008, p. 22.

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