Maserati MC20 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Maserati |
Tipo principale | Berlinetta |
Altre versioni | Spider |
Produzione | dal 2020 |
Sostituisce la | Maserati MC12 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4669 mm |
Larghezza | 1965 mm |
Altezza | 1221 mm |
Passo | 2700 mm |
Massa | da 1500 a 1540 kg |
Altro | |
Assemblaggio | Modena |
Stile | Centro stile Maserati[1] sotto la supervisione di Klaus Busse |
Altre antenate | Maserati Merak |
Stessa famiglia | Alfa Romeo 33 Stradale (2023), Maserati MCXtrema |
Auto simili | Chevrolet Corvette C8 Honda NSX McLaren 570GT Porsche 992 |
La Maserati MC20 (codice interno M240)[2] è un'autovettura sportiva prodotta dalla casa automobilistica italiana Maserati a partire dal 2020.
Nel novembre 2019 sono stati pubblicati una serie di scatti che mostravano un muletto di prova della futura MC20 basato su un'Alfa Romeo 4C modificata; l'auto presentava una porzione della parte posteriore ingrandita e una carreggiata molto più ampia.[3][4] Il 1º luglio 2020 la Maserati ha presentato il motore della vettura denominato "Nettuno". La vettura, che inizialmente doveva debuttare a maggio 2020,[5] è stata presentata il 9 settembre seguente a causa della pandemia di COVID-19.
Il nome è un acronimo di Maserati Corse 2020. La vettura impiega 2,9 secondi per effettuare lo 0–100 km/h e 8,8 secondi per coprire lo 0–200. La velocità massima dichiarata è di 325 km/h.
La vettura è alimentata da un V6 da 3,0 litri con bancate a 90° con lubrificazione a carter secco, dotato di un sistema a doppia candela e ad accensione con precamera di derivazione Formula 1. Il motore è alimentato da due turbocompressori e da un sistema a iniezione diretta e indiretta del carburante a 350 bar attraverso due iniettori per cilindro, per un totale di dodici[6]. Il peso del propulsore si attesta sui 220 kg. L'unità sviluppa 630 cavalli a 7500 giri/min e una coppia di 730 N·m tra 3000 e 5500 giri/min, con il limitatore fissato a 8000 giri/min e con un rapporto di 210 CV/litro,[7] con acceleratore elettrico del tipo drive by wire.[8] Il motore è parzialmente derivato dal V8 Ferrari F154 montato sulla Ferrari SF90 stradale e adotta alcune componenti del motore V6 Alfa Romeo 690T della Giulia Quadrifoglio.[9]
Il telaio della MC20, progettato insieme alla Dallara, è realizzato in fibra di carbonio e viene costruito ad Airola in provincia di Benevento dalla TTA Adler dove venivano già costruite le scocche delle Ferrari LaFerrari e Alfa Romeo 4C.[10] La trasmissione a doppia frizione a bagno d'olio a 8 marce (con 6 rapporti di potenza e due di riposo) posizionata al retrotreno, che viene fornita dalla Tremec è la medesima della Corvette C8[11][12] ed è montata in blocco al differenziale, che è del tipo meccanico autobloccante a slittamento limitato e in opzione può essere a controllo elettronico.[13] Tutto il gruppo cambio-motore è disposto in posizione centrale posteriore. Meccanicamente la MC20 è dotata di sospensioni con architettura a triangoli sovrapposti ad asse sterzante virtuale con ammortizzatori Bilstein a regolazione automatica elettronica e di un impianto frenante brake by wire fornito dalla Brembo[14] con dischi in acciaio dal diametro di 380 mm davanti con pinze a 6 pistoncini e di 350 mm dietro a 4 pistoncini, con in opzione quelli in carboceramica da 390 mm e 360 mm[15]. La vettura calza pneumatici con cerchi in lega da 20 pollici sviluppati insieme con la Bridgestone da 245/35 all'avantreno e 305/30 al retrotreno.
Esteticamente si caratterizza per le portiere che hanno un'apertura ad ali di farfalla, per la classica griglia Maserati e per gli scarichi montati in posizione rialzati per ottimizzare i flussi d'aria e l'aerodinamica del veicolo. Sia la carrozzeria che il fondo carenato sono stati creati per massimizzare l'efficienza e il carico aerodinamico, generando circa 100 kg di deportanza a una velocità oltre i 200 km/h.[16]
L'abitacolo, che segue lo schema delle berlinette a motore centrale, è dotato di due soli posti, con un display da 10 pollici che funge da cruscotto posto dietro il volante e un secondo della medesima diagonale posto al centro della consolle. L'interno presenta sedili forniti dalla Sabelt ed è rifinito in Alcantara e fibra di carbonio di colore nero per evitare riflessi sul parabrezza. I bagagliai sono due, uno posizionato sotto il cofano anteriore da 47 litri e un secondo da 101 litri ricavato dietro il motore sopra il differenziale.[17] La vettura inoltre porta in dote all'esordio il nuovo logo dell'azienda.[18]
Presentata in un evento stampa il 25 maggio 2022, la Cielo è la variante scoperta della MC20, dotata di un tettuccio rigido pieghevole realizzato dalla Webasto[19] in vetro elettrocromico, che impiega 12 secondi per aprirsi o ripiegarsi in un vano ricavato sopra al motore e può essere azionato fino a 45 km/h. Inoltre il tettuccio, grazie alla costruzione in PDLC (Polymer Dispersed Liquid Crystal), attraverso un comando presente nel display della plancia si può variarne la trasparenza.[20]
A livello estetico a cambiare di più è la parte posteriore, dove dietro i sedili ci sono due roll-bar tra i quali si cela un piccolo lunotto; il cofano motore, dall'andamento piatto e con al centro disegnato il logo del Tridente, alle sue estremità presenta degli sfoghi d'aria calda per il motore.
A livello tecnico e meccanico la Cielo conserva tutte le caratteristiche della versione chiusa, fatta eccezione per il peso che si attesta a circa 1540 kg, che è superiore di 65 kg[21] a causa delle modifiche e degli irrigidimenti al telaio dovute all'assenza del tetto e ai meccanismi per l'azionamento del tettuccio retrattile.[22]
Alla Monterey Car Week 2024 la Maserati ha presentato la GT2 Stradale, derivata dalla versione GT2 ma omologata per uso stradale. La Maserati GT2 Stradale è spinta dallo stesso 3.0 biturbo Nettuno V6 ma con 640 CV, 10 cavalli in più e 60 kg in meno rispetto alle altre MC20.[23]
Il 22 luglio 2022 è stata presentato la variante da corsa della MC20 realizzata per gareggiare nel campionato GT2 European Series dal 2023.[24]
Il motore è strettamente derivato dal V6 Nettuno di serie, abbinato però ad un cambio sequenziale a 6 rapporti con una frizione da competizione e un differenziale meccanico autobloccante.[25]
Il telaio è lo stesso monoscocca in fibra di carbonio omologato secondo le norme FIA, mentre l'aerodinamica è stata rivisitata con l'aggiunta di un alettone posteriore regolabile standard per tutte le vetture GT2, uno splitter anteriore e delle minigonne laterali; inoltre il cofano è stato ridisegnato con delle prese d'aria più grandi per garantire una maggiore efficienza sia di raffreddamento che aerodinamica.[26]
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