Nativo della città di Basra (nell'odierno Iraq): divenne uno dei maggiori astrologi dell'VIII secolo e partecipò ai calcoli per la fondazione di Baghdad.[2]
Il termine arabomā sha`a Allah significa "Ciò che vuole Iddio", ossia che accetta ciò che Dio ha ordinato, sia nel bene sia nel male. Il suo nome viene solitamente latinizzato come Messala o Messahalla.
Gli è stato dedicato un cratere sulla Luna di 125 km di diametro.
Partecipò alla fondazione di Baghdad nel 762, per indicare una data propizia sotto il profilo astrologico.
Scrisse una ventina di libri di astrologia, tradotti in latino nel XII secolo. Uno solo è sopravvissuto nella sua originaria lingua araba,[3] ma disponiamo di diverse traduzioni in latino[4] in greco bizantino[5] e in ebraico. Una delle più popolari è il De scientia motus orbis, tradotto da Gerardo da Cremona. Il trattato De mercibus (Sul prezzo) è il più antico trattato scientifico in materia.[6].
Abraham ibn ‛Ezra ha tradotto in ebraico due trattati astrologici di Mashallah: She'elot e Qadrut (Steinschneider, Hebr. Uebers., pp. 600-603). Uno è leggibile in inglese: On Reception, tradotto da Robert Hand[8].
Epistola de rebus eclipsium et conjunctionibus planetarum (Lettera sulle eclissi e le congiunzioni planetarie), trad. latina di Giovanni da Siviglia Hispalensis et Limiensis, verso il 1130, in Quadripartitum ed. di Venezia, 1493. Bernard R. Goldstein, The Book on Eclipses by Masha'allah, Physis 6 (1964), pp. 205–213 (trad. in ingl. di Goldstein dalla traduzione in ebraico di Abraham ibn ‛Ezra). Da non confondere con il De magnis conjunctionibus (Delle grandi congiunzioni, Kitāb al-qirānāt), di Abū Maʿshar al-Balkhī, tradotto anch'essa da Giovanni da Siviglia, Hispalensis et Limiensis, ed. Ratisbona, 1489.
De revolutionibus annorum mundi, Norimberga, 1549.
De significationibus planetarum in nativitate
De receptione olanetarum sive de interrogationibus
Liber de angelis, annulis, caracteribus et imaginibus planetarum: J. G. Lidaka, "The Book of Angels, Rings, Characters and Images of the Planets attributed to Osbern Bokenham", apud Fanger, Conjuring Spirits. Texts and Traditions of Medieval Ritual Magic, Stroud, Gloucestershire, 1998, p. 32-75.
^M. H. Syed, Islam and Science, New Delhi, Anmol Publications Pvt Ltd, 2005, p. 212. ISBN 8126113456
^Seyyed Hossein Nasr, Scienza e civiltà nell'Islam, Milano, Feltrinelli, 1977, p. 138.
^David Pingree: "Māshā'allāh: Greek, Pahlavī, Arabic, and Latin Astrology", in Perspectives arabes et médiévales sur la tradition scientifique et philosophique grecque, Orientalia Lovaniensia Analecta 79, Louvain-Paris, 1997, pp. 123-136.
^Lynn Thorndike, "The Latin Translations of Astrological Works by Messahala", in: Osiris 12 (1956), pp. 49-72.
^David Pingree, "The Byzantine Translations of Māshā'allāh on Interrogational Astrology", in: The Occult Sciences in Byzantium, ed. Paul Magdalino, Maria V. Mavroudi, Genève, 2006, pp. 231-243. David Pingree, "From Alexandria to Baghdād to Byzantium: The Transmission of Astrology", International Journal of the Classical Tradition, Summer 2001, pp. 3-37.
^Will Durant, The Age of Faith: A History of Medieval Civilization - Christian, Islamic, and Judaic - from Constantine to Dante A.D. 325-1300, 1950, New York, Simon and Schuster, p. 403.
^Robert Hand (trad.), On Reception by Masha'allah, ARHAT (Archive for the Retrieval of Historical Astrological Texts), 1998. Copia archiviata, su robhand.com. URL consultato il 15 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2007).