Matteo Rovere (Roma, 22 gennaio 1982) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e produttore televisivo italiano.
Nato a Roma nel 1982, frequenta il liceo ginnasio T. Mamiani e storia del cinema all'Università di Roma "La Sapienza".[1]
Nel 2002, appena ventenne, vince il Premio Kodak al Linea d'Ombra Salerno Film Festival col suo primo cortometraggio, autoprodotto, Lexotan.[1][2] Negli anni successivi realizza i cortometraggi Unconventional Toys e Sulla riva del lago. Nel 2006 dirige il cortometraggio Homo homini lupus, interpretato da Filippo Timi e Valentina Chico, con cui vince il Nastro d'argento al miglior cortometraggio l'anno seguente.[3][4]
Esordisce come regista di un lungometraggio nel 2008 con Un gioco da ragazze, tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Cotti.[5] Presentato al Festival Internazionale del Film di Roma, il film causa scandalo per via dei temi trattati e viene vietato ai minori di 18 anni (tale divieto verrà poi abbassato a 14 in seguito alle insistenze dei produttori e dello stesso Rovere).[6][7][8]
Nel 2008 diventa socio della casa di produzione Ascent Film, fondata nel 2004 da Andrea Paris, e nel 2009 è per la prima volta produttore con Pietro Germi - il bravo, il bello, il cattivo, documentario sul regista genovese che viene presentato al 62º Festival di Cannes. Nel 2012 esce nelle sale italiane il suo secondo lungometraggio da regista, Gli sfiorati, distribuito da Fandango e tratto dall'omonimo romanzo di Sandro Veronesi e interpretato da Andrea Bosca, Miriam Giovanelli, Claudio Santamaria, Michele Riondino e Massimo Popolizio. Il film era stato presentato in anteprima mondiale a Londra l'anno precedente in occasione del British Film Institute Festival [9]. Nel 2014, assieme al regista Sydney Sibilia fonda la casa di produzione Groenlandia, con la quale produce la commedia, diretta dallo stesso Sibilia, Smetto quando voglio, che raccoglie oltre 5 milioni di euro al botteghino, ottenendo anche dodici candidature ai David di Donatello e cinque ai Nastri d'argento.[10] Per il film, Rovere vince un Nastro d'argento come miglior produttore, diventando a 32 anni la persona più giovane ad aver mai ricevuto tale premio.[11]
Nel 2016 scrive e dirige Veloce come il vento, dramma sulle corse automobilistiche interpretato da Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. Ai David di Donatello 2017 è tra i candidati per il miglior film e la migliore regia e vince il premio per il miglior attore protagonista (Stefano Accorsi) per la miglior fotografia, il miglior montaggio, il miglior suono, il miglior truccatore e i migliori effetti musicali e un Nastro d'argento per il miglior montaggio. A livello globale, la pellicola è stata venduta in più di 40 paesi fra cui Germania, Giappone, Cina, Australia, Francia, Sud America, Russia, Corea del Sud e Taiwan.[12] L'anno seguente, produce i due sequel di Smetto quando voglio, Smetto quando voglio - Masterclass e Smetto quando voglio - Ad honorem, per i quali viene nuovamente candidato ai David di Donatello come miglior produttore.[13]
Nel gennaio 2019 esce Il primo re, una rilettura del mito della fondazione di Roma, girato nei luoghi della leggenda e in lingua protolatina, avvalendosi dell'aiuto di archeologi e etruscologi come Andrea Carandini e Donatella Gentili. Il film, con protagonisti Alessandro Borghi, Alessio Lapice e Tania Garribba, è distribuito da 01 Distribution ed è stato uno dei film più attesi e discussi della stagione. Venduto in tutto il mondo[14] il film si aggiudica le nomination ai Nastri D’Argento in otto categorie, vincendo come miglior fotografia (Daniele Ciprì), miglior Produzione (Groenlandia con Rai Cinema).
Sempre nel 2019, produce con Roberto Sessa e Warner Bros. Italia, Croce e delizia, diretto da Simone Godano, e con Rai cinema e 3 Marys Entertainment, Il campione opera prima di Leonardo D’Agostini, realizzata, per la prima volta in Italia, con la partecipazione di società calcistiche di serie A (candidata ai Nastri d’Argento come miglior regista esordiente, miglior produttore, miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista).
Nell'estate del 2019 viene annunciato che Matteo Rovere è showrunner, produttore e regista della serie originale di Sky Italia, Romulus[15], prodotta da Sky, Cattleya e Groenlandia. La distribuzione internazionale è di ITV Studios. Nello stesso anno con Ascent film produce con Rai Cinema Il cattivo poeta, che racconta gli ultimi anni di vita di Gabriele D'Annunzio e Shadows[16], prodotto con Feline Films e Screen Ireland, thriller claustrofobico girato in lingua inglese. Sempre lo stesso anno con Groenlandia produce L'Incredibile Storia dell'isola delle Rose, diretto e scritto da Sydney Sibilia film Netflix Original ispirato alla vita di Giorgio Rosa. La Belva, un action-movie d’autore diretto da Ludovico Di Martino.
Nel 2020 produce in collaborazione con Rai Fiction Carosello Carosone, biopic del grande musicista Renato Carosone, diretto da Lucio Pellegrini con protagonisti Eduardo Scarpetta, Vincenzo Nemolato e Ludovica Martino, in onda su Rai 1 il 18 marzo 2021; prosegue con Mondocane, esordio distopico di Alessandro Celli; Marilyn ha gli occhi neri, terzo film di Simone Godano. A dicembre iniziano le riprese dei lungometraggi Blackout Love, opera prima di Francesca Marino interpretata da Anna Foglietta, prodotto con il supporto di Amazon Studios e Settembre, diretto da Giulia Steigerwalt e interpretato da Barbara Ronchi, Fabrizio Bentivoglio e Thony, prodotto con Rai Cinema. Entrambi i film fanno parte di Lynn, reparto editoriale di Groenlandia che sviluppa progetto a regia femminile. Apre il 2021 con le riprese di Delta, noir-Western d'autore di Michele Vannucci con Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio coprodotto con Kino Produzioni e Rai Cinema. Nel 2022 produce Settembre, per la regia di Giulia Steigerwalt, con protagonisti Fabrizio Bentivoglio e Barbara Ronchi.
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