Maturino da Firenze (Firenze, 1490 – Roma, 1528) è stato un pittore italiano, attivo a Roma durante il Rinascimento.
Nato a Firenze, conosciamo ben poco della sua formazione iniziale. Sappiamo che Maturino fu probabilmente figlio di un pittore e che fu attivo soprattutto a Roma dove lavorò a stretto contatto con Polidoro da Caravaggio, prevalentemente come pittore di facciate di palazzi.
Giorgio Vasari nel suo Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori non fa distinzione fra Maturino e Polidoro, dedicando ai due pittori un unico capitolo. Ma studi recenti tenderebbero a considerare l'apporto di Maturino come minimo rispetto al lavoro comune[1].
«Per il che crebbe talmente lo amore di Maturino a Polidoro, e di Polidoro a Maturino, che deliberarono, come fratelli e veri compagni, vivere insieme e morire. E rimescolato le volontà, i danari e l'opere, di comune concordia si misero unitamente a lavorare insieme. E perché erano in Roma pur molti, che di grado, d'opere e di nome i coloriti loro conducevano più vivaci et allegri, e di favori più degni e più sortiti, cominciò entrargli nell'animo, avendo Baldasarre Sanese fatto alcune facce di case di chiaro e scuro, d'imitar quello andare et a quelle, già venute in usanza, attendere da indi innanzi. (...) E benché Maturino non fosse quanto Polidoro aiutato dalla natura, poté tanto l'osservanzia dello stile nella compagnia, che l'uno e l'altro pareva il medesimo, dove poneva ciascuno la mano, di componimenti, d'aria e di maniera.»
Molte fonti sostengono che Maturino sia morto intorno al 1528, mentre altri studiosi ipotizzano che sia deceduto l'anno precedente durante il sacco di Roma[2].
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