Maurizio Iorio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Iorio al Verona nella stagione 1983-1984 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 173 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 70 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1993 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Maurizio Iorio (Milano, 6 giugno 1959) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Nato a Milano da genitori di origine campana (padre napoletano e madre avellinese).[1]
Durante la sua militanza nel Bari ha conosciuto la sua attuale compagna Dina.
Dopo gli esordi nell'Helenio Herrera Triestina e nel Vigevano (con cui debutta nel campionato di Serie C 1975-1976), si trasferisce al Foggia, militante in Serie A, rimanendovi una stagione senza giocare. Nel campionato 1977-1978 esordisce nella massima serie con la maglia rossonera, lanciato dall'allenatore Ettore Puricelli in sostituzione di Nerio Ulivieri, ritenuto non affidabile[2]; debutta il 23 ottobre 1977, nella vittoria per 1-0 sul Torino.
Con i satanelli totalizza 21 presenze e 6 reti, senza poter evitare la retrocessione del Foggia. Nell'estate del 1978 viene acquistato dal Torino, in cambio di tre giocatori e un conguaglio in denaro[3]; in maglia granata rimane per una stagione, come rincalzo di Francesco Graziani e Paolo Pulici[4], totalizzando 15 presenze e 3 reti. A fine stagione passa in comproprietà all'Ascoli, nell'ambito del riscatto di Danilo Pileggi da parte del Torino[5]: l'allenatore Giovan Battista Fabbri lo utilizza come unica punta, supportata da Pietro Anastasi o Hubert Pircher[6].
Dopo un avvio di stagione positivo[7] (con quattro reti nel girone eliminatorio della Coppa Italia[8]) perde il posto in squadra a causa di prestazioni non soddisfacenti[9] e per contrasti con l'allenatore[10]. Conclude la stagione ascolana con 11 presenze e una rete.
Nell'estate del 1980 viene ceduto in comproprietà al Bari, militante in Serie B, dove fa coppia con Aldo Serena[11] soppiantando il duo titolare Libera-Gaudino[1]. Nella stagione 1980-1981, sotto la guida di Mimmo Renna e poi Enrico Catuzzi, realizza 10 reti in 29 partite, tra cui due doppiette nei derby contro il Lecce[11], nonostante alcuni infortuni[1].
Nella stagione successiva viene riscattato dai galletti[12]: le reti salgono a 18 in 36 gare,sua miglior stagione realizzativa dove è ottimamente coadiuvato da De Rosa, Bresciani e Bagnato in attacco[13], ma non sufficienti a garantire la promozione al cosiddetto Bari dei baresi[11]. Grazie alle 31 reti realizzate in due anni tra campionato e Coppa Italia[11], suscita l'interesse della Roma, da cui viene acquistato[14][15].
Nella stagione 1982-1983 vince lo scudetto con i capitolini, disputando 25 partite (con 5 reti) nel ruolo di "spalla" di Roberto Pruzzo[16]. L'anno seguente, in seguito all'acquisto di Francesco Graziani, viene ceduto in comproprietà al Verona, con cui disputa il suo migliore campionato nella massima serie, con 14 gol in 25 partite[15], formando con Giuseppe Galderisi un attacco di brevilinei[17]. La formazione scaligera termina il campionato al sesto posto e raggiunge la finale di Coppa Italia, competizione nella quale Iorio è vice-capocannoniere con 7 reti.
Nell'estate del 1984 viene riscattato dalla Roma per oltre due miliardi e mezzo di lire[18]. La sua seconda esperienza romanista risulta meno fortunata della prima, e viene relegato al ruolo di riserva anche a causa del cambio di modulo operato da Sven-Göran Eriksson, che schiera Pruzzo come unica punta[19]. Conclude la stagione con 16 presenze in campionato e un unico gol, a cui si aggiungono 3 presenze e due reti in Coppa Italia, tra cui quella realizzata nel derby contro la Lazio[20]. Nel 1985 passa alla Fiorentina per quattro miliardi di lire[21]: in viola si accentua il declino delle prestazioni[22], e anche in questo caso realizza un unico gol in tutta la stagione, alternandosi a Paolo Monelli nel ruolo di centravanti[22].
Nell'ottobre del 1986 accetta il trasferimento al neopromosso Brescia[23], di cui non evita la retrocessione in Serie B. Rientrato a Firenze, rimane inizialmente fuori rosa[24], e in seguito ritorna al Brescia, con cui realizza 8 reti in 31 partite nel campionato di Serie B 1987-1988. Svincolato al termine della stagione, dopo aver rifiutato un'offerta del Cosenza e una dal campionato canadese[25] nell'autunno del 1988 passa al Piacenza, sempre tra i cadetti[26], dove ritrova Enrico Catuzzi che lo aveva allenato a Bari. Nella formazione biancorossa realizza 5 reti (di cui 3 su rigore), prima di essere messo fuori rosa in primavera dal nuovo allenatore Attilio Perotti, insieme ad altri tre compagni di squadra (Colasante, Mileti e Scaglia) per motivi disciplinari[26][27].
Nuovamente svincolato, torna in Serie A dopo due anni, ingaggiato dal Verona in crisi economica[28]. Nel contesto di una squadra in difficoltà non ripete le prestazioni della stagione 1983-1984, collezionando 3 reti in 24 partite e la terza retrocessione in carriera. Nell'autunno del 1990 lo ingaggia l'Inter, per sostituire l'infortunato Davide Fontolan[29], e con i nerazzurri disputa 5 partite di campionato.
Conclude la carriera con due annate al Genoa, sempre in Serie A: con i Grifoni viene impiegato prevalentemente come riserva di Tomáš Skuhravý e Carlos Aguilera[30][31], disputando anche la semifinale di ritorno di Coppa UEFA contro l'Ajax, nella quale realizza il gol del momentaneo vantaggio rossoblù[32]. L'esperienza al Genoa si conclude nel febbraio del 1993, quando viene posto fuori rosa da Luigi Maifredi, non rientrando nei suoi piani tecnici[33].
Vanta una gara nell'Under 21, il 14 giugno 1979 contro i pari età della Polonia[34]. In seguito ha collezionato 8 presenze e 2 gol nella Nazionale di calcio italiana B (debutto a Roma il 27 aprile 1983, vittoria per 2:0 contro la Lega Irlandese) e 6 presenze nella Nazionale Olimpica[15][35], con la quale ha preso parte ai Giochi Olimpici 1984 a Los Angeles, alternandosi in attacco con Aldo Serena e Daniele Massaro[36]. Giocò da titolare tre partite: la vittoriosa nonché burrascosa gara inaugurale con l'Egitto (quattro espulsi e otto ammoniti), quella persa contro la Costa Rica e la finale per il terzo posto dove gli azzurri vennero sconfitti per 2 a 1 dalla Jugoslavia. Venne utilizzato nei secondi tempi delle restanti tre gare con gli Stati Uniti, nel quarto di finale con il Cile e nella semifinale con il Brasile. Per lui quindi 6 presenze e un totale di 221' nel torneo Olimpico. A causa delle prestazioni non convincenti, esce definitivamente dal giro della Nazionale di Enzo Bearzot[37].
Inizialmente ha intrapreso l'attività di imprenditore edile.[31][38].
A partire dal 2000[39] si è dedicato al beach soccer prima come giocatore e poi come organizzatore ed allenatore dell'Italia Beach Soccer, una rappresentativa nazionale formata per lo più da ex calciatori professionistici, che partecipa a tornei della Beach Soccer Golden League[40][41].
Ha lavorato poi come commentatore televisivo di calcio, in trasmissioni sportive delle emittenti baresi Telenorba ed Antenna Sud, e come ospite fisso del programma Anteprima Forcing di Teleregione Color.[42] Ha successivamente ricoperto il ruolo di commentatore tecnico per Sky.[43]
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1975-1976 | Vigevano | C | 6 | 2 | CI-S | ? | ? | - | - | - | - | - | - | 6+ | 2+ |
1976-1977 | Foggia | A | 0 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 0 | 0 |
1977-1978 | A | 21 | 6 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 21 | 6 | |
Totale Foggia | 21 | 6 | 0 | 0 | - | - | - | - | 21 | 6 | |||||
1978-1979 | Torino | A | 15 | 3 | CI | 2 | 1 | CU | 1 | 0 | - | - | - | 18 | 4 |
1979-1980 | Ascoli | A | 11 | 1 | CI | 4 | 4 | - | - | - | - | - | - | 15 | 5 |
1980-1981 | Bari | B | 29 | 10 | CI | 4 | 1 | - | - | - | - | - | - | 33 | 11 |
1981-1982 | B | 36 | 18 | CI | 4 | 2 | - | - | - | - | - | - | 40 | 20 | |
Totale Bari | 65 | 28 | 8 | 3 | - | - | - | - | 73 | 31 | |||||
1982-1983 | Roma | A | 25 | 5 | CI | 9 | 3 | CU | 6 | 1 | - | - | - | 40 | 9 |
1983-1984 | Verona | A | 25 | 14 | CI | 12 | 7 | CU | 1 | 0 | - | - | - | 38 | 21 |
1984-1985 | Roma | A | 16 | 1 | CI | 3 | 2 | CdC | 5 | 0 | - | - | - | 24 | 3 |
Totale Roma | 41 | 6 | 12 | 5 | 11 | 1 | - | - | 64 | 12 | |||||
1985-1986 | Fiorentina | A | 25 | 1 | CI | 4 | 2 | - | - | - | - | - | - | 29 | 3 |
ago.-ott. 1986 | A | 0 | 0 | CI | 3 | 0 | - | - | - | - | - | - | 3 | 0 | |
Totale Fiorentina | 25 | 1 | 7 | 2 | - | - | - | - | 32 | 3 | |||||
1986-1987 | Brescia | A | 8 | 1 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 9 | 1 |
1987-1988 | B | 31 | 8 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 33 | 8 | |
Totale Brescia | 39 | 8 | 3 | 0 | - | - | - | - | 42 | 8 | |||||
1988-1989 | Piacenza | B | 20 | 5 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 20 | 5 |
1989-1990 | Verona | A | 24 | 3 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 25 | 3 |
Totale Hellas Verona | 49 | 17 | 13 | 7 | 1 | 0 | - | - | 63 | 24 | |||||
1990-1991 | Inter | A | 5 | 0 | CI | 0 | 0 | CU | 0 | 0 | - | - | - | 5 | 0 |
1991-1992 | Genoa | A | 10 | 0 | CI | 2 | 0 | CU | 2 | 1 | - | - | - | 14 | 1 |
1992-1993 | A | 13 | 1 | CI | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | 14 | 2 | |
Totale Genoa | 23 | 1 | 3 | 1 | 2 | 1 | - | - | 28 | 3 | |||||
Totale carriera | 320 | 79 | 52+ | 23+ | 15 | 2 | - | - | 387+ | 104+ |