Maxime Real del Sarte (Parigi, 2 maggio 1888 – Saint-Jean-de-Luz, 15 febbraio 1954) è stato uno scultore e politico francese.
Figlio dello scultore Louis Desire Real e di Magdeleine Real del Sarte, cugino della pittrice Thérèse Geraldy, fu anche imparentato con il compositore Georges Bizet.[1] Si laureò alla École des Beaux-Arts e prese parte alla prima e alla seconda guerra mondiale; nel 1916 gli fu amputato un braccio.[1][2]
Nel 1921, vinse il Grand Prix national des Beaux-Arts.[3] Realizzò oltre cinquanta medaglie per le onorificenze di guerra[1][2] e anche varie statue di Giovanna d'Arco.[4] Inoltre, disegnò busti per Luigi Filippo Roberto d'Orléans.[1]
Militò nell'Action française, vicino alle posizioni di Charles Maurras, Léon Daudet, Jacques Bainville, Maurice Pujo, Henri Vaugeois e Léon de Montesquiou.[3][5] Fondò e guidò l'organizzazione monarchica Camelots du Roi.[5][6] Fu un devoto e fervente cattolico romano e un profondo ammiratore di Giovanna d'Arco[6], in onore della quale fondò l'associazione "Les Compagnons de Jeanne d'Arc".[7] Quando venne a sapere che Francois Thalamas, un professore del Lycee Condorcet che non aveva una opinione positiva di Giovanna d'Arco, avrebbe tenuto delle lezioni alla Sorbona, si attivò con i suoi collaboratori per disturbarle.[6] Il 6 febbraio 1934 fu ferito durante uno scontro anti-parlamentare.
Durante la seconda guerra mondiale, gli fu conferito l'Ordine della francisca dal regime di Vichy.
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