Melarsoprol

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Melarsoprol
Nome IUPAC
[2-[4-[(4,6-diammino-1,3,5-triazin-2-il)ammino]fenil]-1,3,2-ditiarsolan-4-il]metanolo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC12H15AsN6OS2
Massa molecolare (u)398.3387
Numero CAS494-79-1
Numero EINECS207-793-4
Codice ATCP01CD01
PubChem10311
DrugBankDBDB12864
SMILES
C1C(S[As](S1)C2=CC=C(C=C2)NC3=NC(=NC(=N3)N)N)CO
Indicazioni di sicurezza

Il Melarsoprol (INN) è un composto arsenicale usato per la cura della tripanosomiasi africana (malattia del sonno).[1]

La sua efficacia terapeutica si basa sulla capacità del farmaco di ossidare i gruppi sulfidrilici di enzimi parassitari essenziali per il metabolismo dei carboidrati. Specificatamente viene inibito l'enzima piruvato chinasi causando così una diminuzione di Adenosina trifosfato (ATP), piruvato e fosfoenolpiruvato.

Il Melarsoprol, capace di attraversare la barriera ematoencefalica, è efficace per tutti gli stadi della tripanosomiasi africana. Tuttavia esso è estremamente tossico, per cui il suo utilizzo è limitato al secondo stadio della tripanosomiasi africana provocata dal Tripanosoma Brucei Rhodesensie, caso in cui nessun altro farmaco ha efficacia. L'effetto tossico è tanto maggiore quanto più le cellule sono metabolicamente attive: cellule neuronali, cellule tubulari renali, cellule intestinali e cellule staminali del midollo emopoietico. Il valore terapeutico è correlato alla maggiore captazione da parte del parassita e alla sua intensa attività metabolica.

In circa il 10% dei pazienti trattati con melarsoprol si sviluppa un'encefalopatia emorragica reattiva, con gravi lesioni residue; approssimativamente nel 5% dei casi, il Melarsoprol è letale di per sé. Altri effetti collaterali sono convulsioni, febbre, perdita di coscienza, rash, feci sanguinolente, nausea e vomito.

Una particolarità del melarsoprol è la sua capacità di sciogliere la plastica, motivo per cui viene conservato in siringhe di vetro.

Alternative terapeutiche

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L'eflornitina è una cura più moderna e molto meno pericolosa per la malattia del sonno[2], ma è cara, di difficile reperibilità sul mercato e la maggior parte delle scorte derivano da donazioni da parte dei produttori.

  1. ^ Bisser S, N'Siesi FX, Lejon V, et al, Equivalence trial of melarsoprol and nifurtimox monotherapy and combination therapy for the treatment of second-stage Trypanosoma brucei gambiense sleeping sickness, in J. Infect. Dis., vol. 195, n. 3, 2007, pp. 322–9, DOI:10.1086/510534, PMID 17205469.
  2. ^ Chappuis F, Udayraj N, Stietenroth K, Meussen A, Bovier PA, Eflornithine is safer than melarsoprol for the treatment of second-stage Trypanosoma brucei gambiense human African trypanosomiasis, in Clin. Infect. Dis., vol. 41, n. 5, 2005, pp. 748–51, DOI:10.1086/432576, PMID 16080099.

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