La melothesia è una disciplina che investiga i legami intercorrenti tra i segni dello Zodiaco, i pianeti, il Sole, la Luna, ed il corpo umano. Proponendosi di intervenire su tali corrispondenze per ripristinare gli stati di salute alterati, diede luogo a quella che è conosciuta come astrologia medica.
La melothesia si perfezionò quindi nella Grecia classica, dove si può considerare Ippocrate il padre spirituale della disciplina, in quanto i suoi studi consideravano l'uomo come un microcosmo, sul quale agiscono a livelli diversi gli umori, espressioni di archetipi superiori.
La disciplina si codifica in epoca romana con Marco Manilio ed il suo testo Astronomica, il quale contiene lo schema secondo cui ogni parte del corpo si connetterebbe ai segni zodiacali.
Lo schema contenuto nel testo di Marco Manilio gettò le basi per la iatromathematica, la scienza medica che si propone di individuare le forze o le debolezze di un individuo e il modo più consono per intervenire, somministrando i rimedi opportuni per ripristinare il suo equilibrioumorale o temperamentale.
Pesci : piedi, dita dei piedi, sistema linfatico, tessuto adiposo
Dopo aver esaminato il tema natale dell'individuo, un astrologo medico poteva consigliare al suo cliente le parti del corpo in cui poteva provare disagio. Ad esempio, si presumeva che una persona con il Sole, la Luna, l'Ascendente o molti pianeti in Ariete potesse avere più mal di testa rispetto al resto della gente, data l'associazione dell'Ariete con la testa. Una persona con un forte ascendente del Toro nel tema natale avrebbe avuto più mal di gola e problemi di voce, a causa dell'associazione taurina con questa parte del corpo.
Tali corrispondenze, riflettendosi anche sugli elementi del piano minerale, vegetale o animale, per Paracelso rendevano possibile utilizzare le virtù di quest'ultimi in base alla loro somiglianza simpatetica colla patologia da trattare, secondo la dottrina delle segnature:[8]
«Cos'altro è Venere se non l'artemisia che cresce nel vostro giardino? Che cosa è il ferro se non Marte? Questo significa che Venere e l'artemisia sono prodotti della stessa essenza, e che Marte e il ferro sono manifestazioni di una stessa causa. Che cosa è il corpo umano se non una costellazione degli stessi poteri che hanno formato le stelle nel cielo?[9]»
^abcdefgRobert Blaser, Il fenomeno Paracelso, pag. 16, in "Quaderni di Storia della Scienza e della Medicina", I, Università degli studi di Ferrara, 1963.
(LA) Marco Manilio, Astronomicon, Lugduni Batauorum, ex Officina Plantiniana, apud Christophorum Raphelengium, academiae Lugduno-Batauae typographum, 1600.
Alessandro A. Gebbia, Pensiero magico e scienza alchemica, Trento, Gaudentes Gerere in Gnoscendum, 2009.