Membrana di Descemet | |
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Sezione verticale della cornea umana. | |
Anatomia del Gray | (EN) Pagina 1008 |
Localizzazione anatomica | occhio |
Identificatori | |
MeSH | A09.371.060.217.271 e A10.615.179.437 |
TA | A15.2.02.021 |
FMA | 58309 |
La membrana di Descemet è una membrana basale, a livello della cornea, simile alla membrana di Bowman, è anch'essa acellulare perché composta solo da fibre collagene che le forniscono elasticità.[1] È una struttura di transizione tra stroma, di cui risulta essere un condensamento, e endotelio, di cui funge da base di appoggio. Composta da fibre collagene non orientate. Ha funzione strutturale e di transizione. Prende il nome dal medico francese Jean Descemet (1732-1810).
Ha uno spessore compreso tra gli 8 e i 14 micron.[2] Perifericamente si unisce alle trabecole del limbus sclerocorneale; è formata da un reticolo piuttosto sottile immerso in materiale amorfo ed è rivestita in profondità da cellule endoteliali che guardano verso la camera anteriore. Si interpone tra stroma ed endotelio.
Va a costituire la cornea insieme a:
Un significativo danno a questa membrana può richiedere un trapianto di cornea. La Distrofia di Fuchs Danni è una condizione ereditaria dove la membrana di Descemet si deteriora progressivamente e la cornea si ispessisce. Lo scambio di nutrienti tra la cornea e il resto dell'occhio viene interrotto. Può essere curata tramite chirurgia, tramite la rimozione della membrana di Descemet danneggiata e il trapianto di una nuova membrana prelevata dall'occhio di un donatore.[3] La maggior parte delle cellule squamose della membrana del donatore sopravvivono bloccando il deterioramento della cornea.
La membrana di Descemet è anche un sito di deposizione del rame nei pazienti con la malattia di Wilson o altre malattie del fegato, che portano alla formazione degli anelli di Kayser-Fleischer.