Meng Tian[1] (caratteri cinesi: 蒙恬; Qin, III secolo – 210 a.C.) è stato un generale e architetto cinese, fratello maggiore di Meng Yi e figlio di Meng Wu, il quale era il braccio destro del generale Wang Jian durante il periodo dei regni combattenti. Si distinse durante le campagne contro i barbari Xiongnu, al confine con la Mongolia, e nella costruzione della Grande muraglia cinese.
Per l'epoca in cui lo stato di Qin aveva conquistato gli altri sei regni del periodo dei regni combattenti e iniziò il suo governo sulla Cina unificata nel 221 a.C., il gruppo nomade degli Xiongnu era diventato una potente forza invasiva che incombeva a nord dell'impero, iniziando ad espandersi sia ad oriente che a occidente. Qin Shi Huang, il primo imperatore della dinastia Qin, mandò un esercito di 100.000 uomini comandato da Meng Tian a cacciare i barbari Xiongnu a nord di 1.000 li (circa 416km), e iniziò a progettare quella che sarebbe diventata la Grande Muraglia per evitare ulteriori invasioni. I lavori difensivi si sarebbero dovuti estendere oltre 10.000 li (4.158km), "da Lintao a Liaodong estendendosi perfino oltre il fiume giallo ed attraverso Yangshan e Beijia"[2], ciò significa dall'angolo sudoccidentale dell'anello di Ordos fino al Mar Giallo. Yangshan e Beijia sono regioni difficili da localizzare ai giorni nostri, tuttavia la muraglia correva lungo il fiume giallo ed includeva tutte le regioni dell'anello di Ordos.
L'ingegno di Meng Tian è visibile nell'efficiente, sebbene inumana, politica costruttiva, nella considerazione della topografia e nell'utilizzazione delle barriere naturali. L'architetto fu anche il supervisore della costruzione di una rete stradale atta a collegare i territori un tempo appartenuti agli stati di Yan, Qi, Wu e Chu, oltre che di un numero di strade adottate in special modo ad uso della casata imperiale. Il sistema stradale che venne a crearsi giocò un ruolo molto importante per i trasporti, le comunicazioni e gli scambi economici di quell'epoca e dei periodi successivi. Meng Tian, inoltre, ha apportato significativi miglioramenti ai pennelli per l'inchiostro (毛筆) utilizzati nell'importante arte della calligrafia cinese, e viene ricordato annualmente nel "Festival delle Penne di Huzhou"[3].
Quando il principe Fusu, il primogenito di Qin Shi Huang e principe ereditario dell'impero, fu esiliato ai lavori forzati al nord per aver contestato le politiche del padre, a Meng Tian fu ordinato di assistere il principe, ruolo a cui adempì lealmente. Dopo la morte del primo imperatore, tuttavia, l'eunuco Zhao Gao, il quale ambiva ad ottenere il potere a corte, reputò scomoda la figura di Meng Tian poiché troppo vicina alla famiglia imperiale. Il generale ed architetto fu, quindi, imprigionato, e costretto a commettere suicidio. La sua famiglia fu uccisa. Tre anni dopo la sua morte, però, la dinastia Qin collassò sotto il peso degli intrighi di corte portati avanti dall'eunuco.