Metope | |
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Nome orig. | Μετώπη |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Ninfa |
Sesso | Femmina |
Metope (in greco antico: Μετώπη?, Metṑpē) è un personaggio della mitologia greca. È una ninfa dei fiumi.
Figlia di Ladone[1], sposò Asopo che la rese madre dei maschi Ismeno e Pelagone (o Pelasgo)[1] e delle femmine Egina[1][2] Tebe[1][2], Cercira[2], Salamina[2], Peirene[2], Cleone[2], Tanagra[2], Tespia[2], Asopi[2], Sinope[2], Ornia[2], Calcis[2], Arpina[3], Platea[4][5] ed Eubea[4][5].
Pindaro la cita in una delle sue odi Olimpiche[6] come "Metope Stinfalia" e la riferisce alla sua patria, la città di Stymfalia, situata sulle rive del lago di Stinfalia in Arcadia, nel Peloponneso.
Aeliano, scrive che gli abitanti di Stymfalia le avevano dedicato una statua antropomorfa e che quella dedicata a Metope aveva una forma bovina[4][7].
Dopo il matrimonio visse a Philos con il marito Asopo[2] e molte delle sue figlie sono state amate dagli dei e sono diventate eponimo di città od hanno avuto dei figli divenuti eroi.