Corallo di fuoco | |
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Millepora dichotoma | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Cnidaria |
Classe | Hydrozoa |
Ordine | Anthoathecata |
Famiglia | Milleporidae |
Genere | Millepora |
Specie | M. dichotoma |
Nomenclatura binomiale | |
Millepora dichotoma Forskål, 1775 |
Il corallo di fuoco (Millepora dichotoma Forskål, 1775) è un idrozoo della famiglia Milleporidae[2].
Molto comune nell'Oceano Indiano e nell'Oceano Pacifico occidentale, nel Mar Rosso dalle Samoa al Sudafrica[3], in zone esposte alla corrente fino a circa 35 metri di profondità.
È un organismo strettamente coloniale, dotato di un fragile scheletro calcareo, che forma ramificazioni fino ad un metro di altezza. La parte terminale di queste è più chiara del resto del corpo, di colore da bianco a giallo-arancio. Le nematocisti contengono una tossina che causa ustioni a contatto (da qui il nome di corallo di fuoco).
Costituisce la preda del mollusco nudibranco Phyllidia rosans[4].