Minardi M195

Minardi M195
Minardi M195B
Luca Badoer impegnato al Gran Premio di Gran Bretagna 1995.
Descrizione generale
CostruttoreItalia (bandiera)  Minardi
CategoriaFormula 1
SquadraMinardi Scuderia Italia
Minardi F1 Team
Progettata daAldo Costa
Mauro Gennari
Mariano Alperin
SostituisceMinardi M194
Sostituita daMinardi M197
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaiomonoscocca in fibre di carbonio
MotoreFord-Cosworth EDM 3.0 V8 (75°)
Ford-Cosworth EDM2 3.0 V8 (75°)
Ford-Cosworth EDM3 3.0 V8 (75°)
TrasmissioneMinardi/Xtrac 6 marce a comando semiautomatico
Altro
CarburanteAgip
PneumaticiGoodyear
AvversarieVetture di Formula 1 1995
Vetture di Formula 1 1996
Risultati sportivi
DebuttoBrasile (bandiera) Gran Premio del Brasile 1995 (M195)
Australia (bandiera) Gran Premio d'Australia 1996 (M195B)
PilotiStagione 1995
23. Italia (bandiera) Pierluigi Martini 1-9
23. Portogallo (bandiera) Pedro Lamy 10-17
24. Italia (bandiera) Luca Badoer
Stagione 1996
20. Portogallo (bandiera) Pedro Lamy
21. Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella 1, 4-10
21. Brasile (bandiera) Tarso Marques 2-3
21. Italia (bandiera) Giovanni Lavaggi 11-16
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
33 0 0 0

La Minardi M195 è una monoposto costruita dal team italiano Minardi per partecipare al Campionato mondiale di Formula 1 1995

Presentata il 6 marzo 1995 a Faenza,[1] sostituisce la precedente M194. Nonostante le numerose novità tecniche,[1] la vettura non andò mai oltre un sesto posto (ottenuto da Lamy) al Gran Premio d'Australia 1995.

Fu progettata da Aldo Costa e, nella prima stagione, si alternarono alla guida Pierluigi Martini, Pedro Lamy e Luca Badoer.

Minardi M195B

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Pedro Lamy in azione durante il Gran Premio di San Marino.

Per disputare il campionato 1996, la Minardi sviluppò la M195, rinominandola "M195B". Inoltre, come previsto da regolamento, a partire da questa stagione furono resi obbligatori i bordi rialzati dell'abitacolo, in modo tale da creare una protezione per il capo e il collo dei piloti e ripararli da bruschi spostamenti laterali che potevano causare gravi conseguenze fisiche.

Durante i primi mesi, in pieno inverno, venne invitato sul circuito di Monza il celebre attore Renato Pozzetto, per testare simpaticamente la vettura.

Come primo pilota fu confermato Pedro Lamy, a fianco del quale fece il suo debutto in F1 Fisichella che cedette il posto prima a Marques nei GP del Brasile e di Argentina, poi da Lavaggi) a partire dal GP di Germania. La stagione fu tuttavia ben peggiore della precedente e, per la prima volta dal 1987 il team non raccolse nemmeno un punto, e Lavaggi in tre occasioni mancò addirittura la qualificazione. La Minardi riuscì per lo meno a conquistare la 10ª piazza in classifica costruttori, davanti alla Forti, fallita in realtà a metà stagione. Il miglior risultato ottenuto fu l'ottavo posto di Fisichella a Montreal.

Notevoli furono le differenze e le novità introdotte in questa vettura. Queste riguardarono anzitutto l'aerodinamica, con un nuovo alettone anteriore, che presentava un profilo rialzato tipico del periodo,[1] e delle fiancate molto più basse e scavate rispetto al precedente modello, che assumevano forme totalmente diverse rispetto a quelle di altre squadre.[1] Le protezioni per il pilota vennero poi spostate lungo l'abitacolo.[1]

Per la stagione 1995 la Minardi aveva stretto un accordo con la casa giapponese Mugen-Honda, ma quest'ultima decise a poche settimane dall'inizio del campionato di ritirare la fornitura dei motori. Giancarlo Minardi decise quindi di intentare una causa legale,[2] in quanto poi, a detta del patron, il team sarebbe stato costretto a costruire due macchine nel tempo in cui di solito se ne costruisce una.[3] Nonostante la Minardi avesse vinto la causa, la Mugen-Honda non dovette pagare nessun indennizzo[4] e solo Flavio Briatore, all'epoca patron della Ligier, versò a titolo di risarcimento un milione di dollari alla casa italiana.[5]

La casa italiana fu quindi costretta ad adottare i motori Ford per la stagione, che furono adattati alle vetture ed allo sviluppo collaborò la Magneti Marelli per la parte riguardante l'elettronica.[1]

Piloti ufficiali
Nazione Nome Numero
Italia (bandiera) Pierluigi Martini 23
Portogallo (bandiera) Pedro Lamy
Italia (bandiera) Luca Badoer 24
Piloti di riserva
Nazione Nome
Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella
Piloti ufficiali
Nazione Nome Numero
Portogallo (bandiera) Pedro Lamy 20
Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella 21
Brasile (bandiera) Tarso Marques
Italia (bandiera) Giovanni Lavaggi

Risultati in Formula 1

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Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1995 Minardi Scuderia Italia Ford EDM 3.0 V8 G Italia (bandiera) Martini Rit Rit 12 14 7 Rit Rit 7 Rit 1 10º
Portogallo (bandiera) Lamy 9 10 Rit Rit 9 13 11 6
Italia (bandiera) Badoer Rit NP 14 Rit Rit 8 13 10 Rit 8 Rit Rit 14 11 15 9 NP
Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1996 Minardi F1 Team Ford EDM2 3.0 V8
Ford EDM3 3.0 V8
G Portogallo (bandiera) Lamy Rit 10 Rit 12 9 Rit Rit Rit 12 Rit 12 Rit 10 Rit 16 12 0 10º
Italia (bandiera) Fisichella Rit 13 Rit Rit Rit 8 Rit 11
Brasile (bandiera) Marques Rit Rit
Italia (bandiera) Lavaggi NQ 10 NQ Rit 15 NQ
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota
  1. ^ a b c d e f Ecco la nuova Minardi, con tante novita' [collegamento interrotto], in La Stampa, 07 marzo 1995.
  2. ^ (EN) Minardi takes legal action against Mugen Honda, su grandprix.com. URL consultato il 19 novembre 2011.
  3. ^ (EN) Minardi's miracle car, su grandprix.com. URL consultato il 19 novembre 2011.
  4. ^ (EN) Minardi's moral victory, su grandprix.com. URL consultato il 19 novembre 2011.
  5. ^ Minardi and Briatore settle engine dispute, su grandprix.com. URL consultato il 19 novembre 2011.

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