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Il mitobronitolo (conosciuto anche con il nome di dibromomannitolo o dibromannitolo) è un farmaco antineoplastico, un analogo bromato del mannitolo, che sembra agire come agente alchilante, forse per formazione di un epossido.
Dopo somministrazione orale il mitobronitolo viene ben assorbito dal tratto gastrointestinale e subisce circolo enteroepatico. Il farmaco viene eliminato per via urinaria, sia in forma immodificata che sotto forma di metaboliti contenenti bromo. L'eliminazione completa richiede parecchi giorni.
Il dosaggio usuale di farmaco è pari a 250 mg/die per os. Il trattamento va prolungato fino a quando il numero delle piastrine non raggiunga livelli accettabili. La terapia di mantenimento prevede una somministrazione discontinua che tenga conto del monitoraggio della conta piastrinica. Indicativamente è possibile seguire uno schema posologico che prevede la somministrazione per os di 1,5-3,5 g totali nell'arco di 3-6 giorni, per complessivi 2-3 cicli in un anno.
In seguito a trattamenti con mitobronitolo sono stati descritti alcuni decessi dovuti a leucemia acuta non-linfoblastica.[9] La leucemia si presentava con una frequenza inferiore se confrontata con quella indotta da altri trattamenti chemioterapici (ad esempio il clorambucile od il busulfan).
^ G. MATHE, M. SCHNEIDER; JL. AMIEL; L. SCHWARZENBERG; A. CATTAN, [TRIAL TREATMENT OF CHRONIC MYELOID LEUKEMIA WITH DIBROMOMANNITOL]., in Nouv Rev Fr Hematol, vol. 4, pp. 716-8, PMID 14199503.
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