Mmm Mmm Mmm Mmm

Mmm Mmm Mmm Mmm
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaCrash Test Dummies
Pubblicazione1º ottobre 1993
Durata3:53
Album di provenienzaGod Shuffled His Feet
Dischi1
Tracce3
GenereFolk rock
EtichettaBMG/Artista
ProduttoreJerry Harrison
Registrazione1993
FormatiCD, 7"
Certificazioni
Dischi d'oroDanimarca (bandiera) Danimarca[1]
(vendite: 45 000+)
Germania (bandiera) Germania[2]
(vendite: 250 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[3]
(vendite: 400 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[4]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoNorvegia (bandiera) Norvegia[5]
(vendite: 10 000+)
Crash Test Dummies - cronologia
Singolo precedente
(1991)
Singolo successivo
(1994)

Mmm Mmm Mmm Mmm è un singolo del gruppo musicale canadese Crash Test Dummies, pubblicato il 1º ottobre 1993 come primo estratto dal secondo album in studio God Shuffled His Feet.

Descrizione

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Ogni strofa del brano descrive l'isolamento e la sofferenza di un bambino, ognuno dei quali ha una quasi traumatica esperienza: un ragazzo i cui capelli diventano prematuramente bianchi a causa di uno shock, una ragazza con il corpo pieno di voglie e un ragazzo i cui genitori fanno parte di una setta religiosa.

Esiste una versione alternativa, qualche volta cantata nelle esibizioni dal vivo, con l'ultima strofa rimpiazzata da un'altra strofa che parla di un ragazzo a cui la madre gettò via le tonsille dopo una tonsillectomia[6].

Mmm Mmm Mmm Mmm fu inclusa anche nella colonna sonora del film Scemo & più scemo (1994): un frammento accompagna la scena in cui Jeff Daniels fa l'autostop su una strada degli Stati Uniti orientali, prima di essere prelevato da Jim Carrey su una minimoto.

Tracce

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CD singolo
  1. Mmm Mmm Mmm Mmm – 3:53
  2. Here I Stand Before Me – 3:07
  3. Superman's Song (live) – 4:31
7" singolo
  1. Mmm Mmm Mmm Mmm – 3:53
  2. Here I Stand Before Me – 3:07
Singolo U.S.A.
  1. Mmm Mmm Mmm Mmm – 3:53
  2. Superman's Song – 4:31
  3. How Does a Duck Know? – 3:42

Video musicale

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Il videoclip, diretto da Dale Heslip, è stato mandato in onda per la prima volta nell'aprile 1994.[7]

È ambientato nel teatro di una scuola in cui dei bambini interpretano i protagonisti delle strofe:

Il primo atto, ambientato in un incrocio stradale, racconta la storia di un ragazzo a cui capita un incidente stradale. Dopo l'incidente, i capelli del ragazzo divennero bianchi a causa dello shock subito.

Il secondo atto racconta di una ragazza che si rifiutava di cambiarsi con le altre ragazze negli spogliatoi, finché un giorno le altre ragazze (raffigurate come degli inquisitori nell'atto) riuscirono a convincerla e videro che il corpo era pieno di voglie.

Il terzo atto racconta di un ragazzo sottomesso dalla dura disciplina dei suoi genitori austeri e quando andavano nella loro chiesa, loro e gli altri "fedeli" barcollavano e si scuotevano durante la funzione.

Cover

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  • "Weird Al" Yankovic fece una parodia della canzone, intitolata Headline News e ne fece anche un video.
  • I Gem Boy fecero una parodia della canzone, intitolata Federica.
  • La band The Rock-afire Explosion fece una cover di questa canzone.
  • Nel dodicesimo episodio della nona stagione di "How I Met Your Mother", The Rehearsal Dinner, Alan Thicke e Wayne Brady cantano una versione della canzone con il testo modificato ed ispirato a Barney e Robin.

Classifiche

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Classifiche internazionali

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Classifica (1994) Posizione
massima
Australia[8] 1
Austria[8] 3
Paesi Bassi[9] 4
Francia[8] 5
Germania[10] 1
Irlanda[11] 3
Nuova Zelanda[8] 4
Norvegia[8] 1
Svezia[8] 1
Svizzera[8] 7
Regno Unito[12] 2
US Billboard Hot 100[13] 4
US Billboard Alternative Songs[13] 1
US Billboard Top 40 Mainstream[13] 6

Classifiche alla fine dell'anno

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Classifiche (1994) Posizione
Australia[14] 14
Austria[15] 11
Paesi Bassi[9] 29
Francia[16] 32
Svizzera[17] 19
U.S. Billboard Hot 100[18] 35

Vendite e certificazioni

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Paese Certificazioni Data Vendite
Germania[19] Oro 1994 150,000
Norvegia[20] Platino 1994 10,000
Regno Unito[21] Argento 1º maggio 1994 200,000
U.S.[22] Oro 4 luglio 1994 500,000

Note

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  1. ^ (DA) Mmm Mmm Mmm Mmm, su IFPI Danmark. URL consultato il 10 settembre 2023.
  2. ^ (DE) Crash Test Dummies – MMM MMM MMM MMM – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  3. ^ (EN) Mmm Mmm Mmm Mmm, su British Phonographic Industry. URL consultato il 2 dicembre 2022.
  4. ^ riaa.com, https://www.riaa.com/gold-platinum/?tab_active=default-award&ar=Crash+Test+Dummies&ti=Mmm%2C+Mmm%2C+Mmm%2C+Mmm#search_section.
  5. ^ Copia archiviata, su ifpi.no. URL consultato il 4 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2018).
  6. ^ www.crashtestdummies.com Archiviato l'8 agosto 2010 in Internet Archive.
  7. ^ (EN) Crash Test Dummies - "Mmm mmm mmm mmm", su mvdbase.com, mvdbase. URL consultato il 4 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2010).
  8. ^ a b c d e f g "Mmm Mmm Mmm Mmm", in various singles charts Lescharts.com (Retrieved April 26, 2008)
  9. ^ a b (NL) Single top 100 over 1994 (PDF), su top40.nl, Top40. URL consultato il 17 aprile 2010.
  10. ^ (DE) Crash Test Dummies singles, German Singles Chart, su musicline.de, musicline. URL consultato il 17 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2012).
  11. ^ Irish Single Chart Irishcharts.ie (Retrieved April 26, 2008)
  12. ^ UK Singles Chart Chartstats.com (Retrieved April 26, 2008)
  13. ^ a b c Billboard Allmusic.com (Retrieved August 28, 2008)
  14. ^ 1994 Australian Singles Chart aria.com (Retrieved April 20, 2008)
  15. ^ 1994 Austrian Singles Chart Austriancharts.at (Retrieved August 28, 2008)
  16. ^ 1994 French Singles Chart Disqueenfrance.com Archiviato il 20 agosto 2011 in Internet Archive. (Retrieved January 30, 2009)
  17. ^ 1994 Swiss Singles Chart Hitparade.ch (Retrieved April 26, 2008)
  18. ^ Billboard Top 100 - 1994, su longboredsurfer.com. URL consultato il 27 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2009).
  19. ^ German certifications musikindustrie.de (Retrieved April 24, 2008)
  20. ^ Norwegian certifications Ifpi.no Archiviato il 26 giugno 2006 in Internet Archive. (Retrieved August 28, 2008)
  21. ^ UK certifications Bpi.co.uk (Retrieved August 28, 2008)
  22. ^ U.S. certifications riaa.com (Retrieved April 24, 2008)

Collegamenti esterni

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