Il comune è stato istituito il 1º gennaio 2018 per fusione dei territori comunali di Carpasio e Montalto Ligure[6], la prima effettuata in Liguria dall'istituzione della Repubblica Italiana.
La sede comunale è nella frazione di Carpasio, mentre servizi e uffici sono in quella di Montalto Ligure.
Il territorio comunale, nato dall'unione dei due precedenti e distinti enti comunali, è ubicato geograficamente tra la media valle Argentina, zona a meridione intorno a Montalto Ligure, e l'alta valle del torrente Carpasina, a ridosso delle valli del Maro, di Prelà e di Rezzo, verso la parte settentrionale (Carpasio e località viciniore).
Tra le vette del territorio montaltese e carpasino il monte Grande (1418 m), il monte Carpasina (1385 m), il Croce Alpe di Baudo (1270 m), il monte Moro (1184 m), il Poggio Amandolini (1137 m), il monte Arbozzaro (1129 m), il monte Albaspino (1099 m), il monte le Ciazze (1088 m), il Pizzo dei Grossi (1081 m), il monte delle More (1080 m), il monte Pallarea (1076 m), il passo del Maro (1064 m), il passo di Carpasio (1023 m), il monte Crocetta (1050 m), il Rocca Castè (970 m), il passo di Vena (969 m), il monte Colletto (738 m).
L'11 giugno 2017 si è tenuto un referendum in entrambi i comuni che ha raggiunto il quorum necessario del 30% per la convalida della consultazione con il risultato similare del 77% dei voti favorevoli all'unione.[7]
Istituito ufficialmente con Legge Regionale n. 21 del 2 agosto 2017, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria n. 12, parte prima, del 9 agosto 2017, il nuovo comune è operativo dal 1º gennaio 2018.
«Partito, nel primo: d'azzurro, al castello d'argento, torricellato di un pezzo centrale, merlato alla guelfa, il fastigio di sei, la torre di quattro, aperto e finestrato di nero, il fastigio di due la torre di una, fondato su un monte di verde, sormontato da una stella di sei raggi d'argento; nel secondo, di rosso all'albero di pino di verde, fustato al naturale, nodrito nel monte di tre cime all'italiana, di verde, sormontato da una stella, di sei raggi, d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[8]»
Gonfalone
«Drappo partito di rosso e di azzurro caricato al centro dello stemma comunale...[8]»
Bandiera
«Drappo partito di rosso e d'azzurro, caricato dello stemma comunale.[8]»
Chiesa parrocchiale di Sant'Antonino nel centro storico della frazione capoluogo di Carpasio. Eretta nel 1404 in stile barocco, è corredata dall'antico campanile in pietra fortemente inclinato. Fu sottoposta ad un accurato restaurato nel XVII secolo.
Chiesa di San Giovanni Battista nella frazione capoluogo di Carpasio. Del XIV secolo, primitiva parrocchiale del borgo, sita nella parte bassa del paese. Conserva l'abside originaria databile tra i secoli XII e XIII.
Oratorio della Santissima Annunziata nella frazione capoluogo di Carpasio. La costruzione è risalente all'epoca barocca e quindi al XVII secolo. In facciata (restaurata) è presente un affresco raffigurante l'Annunciazione e analoga scena ritrae un dipinto conservato all'interno dell'edificio.
Cappella di San Bernardo, a nord della frazione capoluogo di Carpasio.
Cappella dei Santi Carlo e Rocco, ad ovest della frazione capoluogo di Carpasio, databile tra il 1579 e il 1583.
Cappella di Sant'Antonio, a sud della frazione capoluogo di Carpasio.
Cappella di San Sebastiano, ad oriente della frazione capoluogo di Carpasio, risalente nel primo impianto al medioevo, ma rifatto poi internamente in stile barocco.
Santuario della Natività di Maria Vergine o detto anche della Madonna di Ciazzima, eretto nel 1609, distante a circa due chilometri dalla frazione capoluogo di Carpasio. Lungo il sentiero che porta al santuario mariano sono collocate le edicole raffiguranti le tappe della Via Crucis.
Cappella della Madonna del Rosario nella frazione di Arzene.
Cappella del Sacro Cuore di Gesù nella frazione di Costa.
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nel centro storico della frazione di Montalto Ligure. Fondata nel 1407 al di fuori delle mura del borgo fu ampliata nel Seicento divenendo chiesa parrocchiale dal 1618. Nel XVIII secolo fu ulteriormente rimaneggiata e costruito l'attiguo campanile. Nel suo interno sono custodite opere artistiche di pregio tra i quali il polittico del pittore locale Ludovico Brea (assieme al fratello Antonio e altri collaboratori), raffigurante San Giorgio, databile al 1516.
Oratorio di San Vincenzo nella frazione di Montalto Ligure. Attiguo alla parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente al Quattrocento. Le decorazioni pittoriche e affrescature sono risalenti al XVII secolo e conserva un dipinto di Francesco Brea.
Pieve di San Giorgio nella frazione di Montalto Ligure. Eretta nel XII secolo sottostante l'abitato montaltese, rimaneggiata nel secolo successivo e in seguito ricostruita nel corso del XVI secolo. L'edificio fu sottoposto tra gli anni ottanta e novanta del XX secolo ad un lungo restauro da parte della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici della Liguria. Conserva pregiati affreschi databili tra il Trecento e il Cinquecento.
Santuario della Madonna dell'Acquasanta, nell'omonima località della frazione di Montalto Ligure, fondato nel 1453 a seguito, secondo la tradizione orale locale, del miracolo compiuto dalla Vergine Maria verso un vecchio infermo del luogo. Il sito fu ricostruito alla fine del XIX secolo dopo il tremendo terremoto del 23 febbraio 1887.
Museo storico della Resistenza nella frazione di Carpasio. Sito in un casone nella località di Costa e aperto nel 1982[12] raccoglie reperti e documenti sulle battaglie dei partigiani locali nella lotta per la liberazione del paese e della valle. Tra i reperti conservati ed esposti divise, fotografie, armi, cimeli e testimonianze storiche di quel periodo bellico.
Museo della lavanda nella frazione di Carpasio. Inaugurato nel 2012[13] presso il centro storico carpasino, curato dalla locale associazione culturale Officina delle Erbe, contiene reperti e documenti sulla coltivazione della lavanda, attività tradizionalmente svolta nel paese.
Il comune di Montalto Carpasio comprende le frazioni di Montalto Ligure e Carpasio, distanti tra loro 5,7 km. Fanno altresì parte anche le regioni di Autenchi, Binelle, Campi, Castellarone, Cervia, Cianetto, Colletta, Figareo, Ginestrei, Passetto, Progallo, Qua e Rivà e le località di Arzene, Colle d'Oggia, Costa, Costarossa, Costorello, Faravello, Fontanili, Isolalunga, Prati Piani e Rairan per un totale di 30,00 km2.
La principale risorsa economica del comune è l'attività agricola, specialmente nella coltivazione dell'olivo, della vite, degli ortaggi (patate, fagioli, zucche, cavoli, fave, cipolle, aglio) e nella produzione di olio di oliva.
^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.