Monte Disgrazia | |
---|---|
![]() | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Altezza | 3 678 m s.l.m. |
Prominenza | 1 118 m |
Isolamento | 15,2 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°16′09.69″N 9°44′58.12″E |
Altri nomi e significati | Des’giascia |
Data prima ascensione | 24 agosto 1862 |
Autore/i prima ascensione | Leslie Stephen, E. S. Kennedy, M. Anderegg, T. Cox |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Centro-orientali |
Sezione | Alpi Retiche occidentali |
Sottosezione | Alpi del Bernina |
Supergruppo | Monti della Val Bregaglia |
Gruppo | Gruppo del Disgrazia |
Sottogruppo | Sottogruppo del Disgrazia |
Codice | II/A-15.III-B.4.a |
Il monte Disgrazia (italianizzazione del toponimo lombardo Des'giascia, ossia "Disghiaccia"[1]) è una montagna delle Alpi Retiche occidentali alta 3678 m s.l.m., situata nella provincia di Sondrio.
Una delle vette principali della Valtellina centrale, costituisce lo spartiacque tra la Valmalenco e la val Masino, è adiacente ad altri importanti massicci delle Alpi centrali quali il massiccio del Bernina ed il Masino-Bregaglia.
Il Disgrazia appare decisamente imponente grazie alla relativa solitudine della propria vetta, ed alla copertura glaciale piuttosto sviluppata sino a pochi anni or sono.
Le principali lingue glaciali che scendono tuttora dai suoi versanti sono la vedretta del Disgrazia, a nord-ovest, la vedretta del Ventina, a nord-est, il ghiacciaio di Cassandra, a sud-est, il ghiacciaio di Preda Rossa a sud-ovest.
Geologicamente è costituito in gran parte da serpentini e serpentinoscisti, alterati in superficie. La cresta principale disposta in direzione nord-ovest-sud-est, culmina in tre vette principali, ed è racchiusa tra il Passo di Mello e quello di Cassandra.
La prima ascensione della vetta principale fu compiuta il 24 agosto 1862 da una cordata inglese, formata da Leslie Stephen, E. S. Kennedy, M. Anderegg e T. Cox[2]. Gli inglesi affrontarono l'ascensione dalla valle di Preda Rossa, per la cresta di Pioda, itinerario che costituisce ancor oggi la normale alla vetta.
Numerose altre vie di salita vennero poi aperte nei decenni successivi:
Uno degli itinerari più noti resta però quello detto della Corda Molla, lungo la cresta nord-nord-est, aperto da B. De Ferrari e I. Dell'Andrino nel 1914.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 235209985 |
---|