Monti Pskem | |
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Il monte Amir Temur visto dal villaggio di Pskem | |
Continente | Asia |
Stati | Uzbekistan Kirghizistan |
Cima più elevata | Beshtor (4 299 m s.l.m.) |
Lunghezza | 126 km |
Larghezza | 31 km |
Tipi di rocce | Calcare, scisto, granito |
I monti Pskem (in uzbeco Писком тизмаси?, Piskom tizmasi; in kirghiso Пскем кырка тоосу?; in russo Пске́мский хребет?, Pskemskij chrebet) sono una catena montuosa del Tien Shan occidentale - più precisamente uno sperone del Talas Alataū - situata al confine tra l'Uzbekistan (regione di Tashkent) e il Kirghizistan. Costituiti da calcare, scisto e granito, si estendono da nord-est a sud-ovest[1] per una lunghezza di circa 160 km, culminando con i 4299 metri del monte Beshtor[2]; la loro altezza media si mantiene sui 3200 metri[1].
Sulle pendici della cresta di montagne crescono foreste miste di conifere e, a quote più elevate, vi sono boschi di ginepro e prati alpini. Lungo il fiume Pskem crescono boschetti di pioppi e arbusti[2].
La catena montuosa è delimitata ad ovest dalla valle del fiume Pskem, che scorre verso sud-ovest, e costituisce lo spartiacque tra il fiume Pskem da un lato e i fiumi Koksu, Sandalash e Chatkal dall'altro. L'altezza dei monti diminuisce verso sud-ovest. Le cime principali sono il Beshtor (4299 m, il punto più elevato della catena), l'Aktyuyulgen (4224 m), il Tavalgan (3888 m) e il Piazak (3718 m).
Nel bacino superiore dei fiumi, nelle alte vallate di montagna, vi sono alcuni ghiacciai[1].