La Mormò (Μορμώ, Μορμών) è una divinità minore dell'antica Grecia. Nella superstizione greca Mormò era uno spettro femminile che si cibava del sangue dei bambini in fasce e che provocava disordine in case e botteghe; per questo motivo era generalmente nominata come spauracchio per i fanciulli.
La principale fonte relativa a Mormò è Aristofane e due sue commedie: Gli Acarnesi (582 sgg.) e La Pace (474 sgg.)[1], ma sono anche presenti fonti minori, come gli scholia a Teocrito.[2]