Musée du Petit Palais | |
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Musée du Petit Palais | |
Ubicazione | |
Stato | Francia |
Località | Avignone |
Coordinate | 43°57′09.5″N 4°48′23″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Pinacoteca |
Istituzione | 1976 |
Apertura | 1976 |
Visitatori | 43 484 (2019) |
Sito web | |
Il Musée du Petit Palais è un museo e galleria di arte antica che si trova ad Avignone, in Francia. È stato inaugurato nel 1976 e conserva di una ricchissima collezione di dipinti e di sculture fino al primo Rinascimento.
Nel museo è conservata la parte medievale della collezione Campana, già al Louvre.
Le collezioni del museo, esposte attraverso diciannove sale distribuite su tre livelli, provengono in prevalenza dalle collezioni del Museo del Louvre e di altri musei minori francesi, trattandosi prevalentemente di opere d'arte un tempo raggruppate nella grande collezione Campana, una delle più importanti per quanto riguarda la pittura italiana e non solo, e acquistata per la maggior parte dallo Stato francese nel 1861. Più di 300 "primitivi" italiani, su 327 presenti al museo, derivano dalla collezione Campana. L'altra fonte dalla quale il museo ha attinto per le sue collezioni è il Museo Calvet di Avignone, dal quale sono stati collocati nel museo opere della Scuola di Avignone, circa sessanta dipinti e 600 sculture. La collezione permanente del museo presenta opere che occupano un arco temporale dal XIII al XVI secolo, alcune di artisti poco conosciuti al grande pubblico e in Italia, altre realizzati da figure molto importanti come Sandro Botticelli o Vittore Carpaccio.
Nel museo si contano opere di Simone Martini, Paolo Veneziano, Lippo Memmi, Taddeo Gaddi, Agnolo Gaddi, Ambrogio Lorenzetti, Bartolo di Fredi, Giovanni Baronzio, Lorenzo di Bicci, Maestro del 1310, Jacopo del Casentino, Mariotto di Nardo, Jacopo di Cione, Puccio di Simone, Paolo di Giovanni Fei, Turino Vanni, Barnaba da Modena, Simone dei Crocifissi, Angelo Puccinelli, Girolamo Marchesi, Niccolo di Pietro Gerini, Niccolò di Tommaso, Francescuccio Ghissi.
Gran parte dei dipinti risale a questo periodo. Sebbene gli artisti italiani costituiscano essenzialmente tale collezione, non mancano testimonianze della Scuola di Avignone. Si trovano opere di Sandro Botticelli, Vittore Carpaccio, Lorenzo Monaco, Carlo Crivelli, Vittore Crivelli, Sano di Pietro, Matteo di Giovanni, Benvenuto di Giovanni, Taddeo di Bartolo, Andrea di Bartolo, Bartolomeo Bonone, Benozzo Gozzoli, Lorenzo di Credi, Antonio Vivarini, Bartolomeo Vivarini, Liberale da Verona, Pesellino, Jacopo del Sellaio, Neri di Bicci, Cima da Conegliano, Vecchietta, Giovanni di Paolo, Jacopo di Paolo, Cosimo Rosselli, Ludovico Mazzolino, Ridolfo del Ghirlandaio, Giovanni da Udine, Biagio di Antonio Tucci, Benvenuto di Giovanni, Bartolomeo Veneto, Ambrogio Bergognone, Francesco Botticini, Antoniazzo Romano, Bonifacio Bembo, Marco Palmezzano, Bernardino Fungai, Maestro di Tavarnelle, Ludovico Brea e per la Scuola di Avignone Josse Lieferinxe e Enguerrand Quarton.
La scultura avignonese del periodo medievale, in particolare nel periodo della cattività avignonese, è ben rappresentata. Il periodo romanico si caratterizza, nel museo, per la presenza di capitelli scolpiti provenienti dalle chiese di Avignone, in particolare quelli del chiostro della Cattedrale di Avignone (del XII secolo). Molte opere risalgono al XIV secolo: si tratta soprattutto di statue provenienti da monumenti funebri realizzati nelle varie chiese di Avignone durante il papato (tomba di Papa Giovanni XXII, le cui spoglie furono disperse dai rivoluzionari nel 1793, tomba di Papa Innocenzo VI, gisant di Papa Urbano V, tomba del cardinale Filippo di Cabassoles, monumento funebre al cardinale Jean La Grange). Degne di nota sono poi le sculture di Antoine Le Moiturier e Jean de la Huerta, in grado di testimoniare la raffinatezza raggiunta dalla statuaria avignonese del XV secolo.
Nella sala è presente una selezione di dipinti di scuola senese dal 1350 al 1420.
L'influenza della pittura bizantina perdura a Venezia più che negli altri regni della penisola. Anche se, dalla seconda metà del XIV secolo, si comincia a manifestare interesse anche per lo stile gotico. Le opere esposte in questa sala testimoniano sia il legame con la tradizione bizantina, sia l'apertura verso lo stile gotico.
Maestro di Tavernelle: Arianna a Nasso (69 x 155 cm); Presa di Atene da parte di Minosse (69 x 183 cm); Gli amori di Pasifae (69 X 182 cm); Teseo e il Minotauro (69 x 155 cm). Tali dipinti sono stati realizzati su legno di pioppo, intorno al 1510 circa.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 155958963 · ISNI (EN) 0000 0001 1958 4374 · LCCN (EN) n82239201 · GND (DE) 811227-7 · BNE (ES) XX135190 (data) · BNF (FR) cb118649816 (data) |
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