Narada (sanscrito: नारद, Nārada) o Narada Muni è un saggio divino della tradizione induista, che riveste un ruolo prominente in numerosi testi puranici, soprattutto nel Bhāgavata Purāṇa. Narada è ritratto come un brāhmaṇa monaco con il potere di viaggiare tra pianeti e mondi distanti e che porta con sé una vina (strumento a corde), che utilizza per suonare inni, preghiere e canti in onore del suo Signore, Visnù/Krishna.
Narada è detto Manasaputra, "nato dalla mente" di Brahmā, e Triloka sanchaari, per il suo potere di viaggiare tra i "tre mondi" (triloka): Swargaloka, il mondo celeste, Mrityuloka, il "mondo della morte" (la Terra) e Patalloka, il mondo inferiore.
Nella tradizione vaiṣṇava Narada è tenuto in grande considerazione proprio per la glorificazione continua dei nomi di Hari e Narayana (appellativi di Vishnu) e per la promozione del servizio devozionale, il Bhakti Yoga, così come spiegato nel testo tradizionalmente attribuito allo stesso Narada, il Narada Bhakti Sutra. È identificato come uno dei dodici mahajana, i grandi devoti di Dio. Nella vita precedente è stato un gandharva (essere alato), prima di diventare un rishi.
In alcuni testi è identificato come un avatāra parziale di Vishnu, e nella Bhagavad gita (10.26) Krishna afferma: "E tra i saggi e gli esseri celesti Io sono Narada".
Divenne una gopī di nome Naradi nelle foreste di Vrindavana per poter adorare Krishna.
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