Narcosantos | |
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Titolo originale | 수리남 Surinam |
Paese | Corea del Sud |
Anno | 2022 |
Formato | serie TV |
Genere | thriller |
Stagioni | 1 |
Episodi | 6 |
Durata | 65 min (episodio) |
Lingua originale | coreano inglese |
Crediti | |
Regia | Yoon Jong-bin |
Sceneggiatura | Yoon Jong-bin e Kwon Sung-hui |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori e personaggi | |
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Musiche | Jo Yeong-wook |
Produttore | Kang Myung-chan e Koo Soo-ran |
Casa di produzione | Moonlight Film e Perfect Storm Film Inc. |
Prima visione | |
Distribuzione originale | |
Data | 9 settembre 2022 |
Distributore | Netflix |
Distribuzione in italiano | |
Data | 9 settembre 2022 |
Distributore | Netflix |
Opere audiovisive correlate | |
Altre | Ispirata a Narcos |
Narcosantos (수리남?, SurinamLR; noto anche con i titoli alternativi The Accidental Narco e Narco-Saints) è un drama coreano del 2022.[1][2][3][4][5]
Su consiglio dell'amico Eung-soo, l'uomo d'affari Kang In-gu va in Suriname a lavorare nel commercio di razze tra la Corea ed il paese sudamericano. Successivamente viene inspiegabilmente arrestato per spaccio di droga e viene coinvolto in un'operazione dei servizi segreti coreani sotto la guida dell'agente Choi, per arrestare un boss che è anche il pastore della chiesa coreana in Suriname.
Il 13 settembre 2022 (ora locale), il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del Suriname Albert Ramdin ha espresso disappunto nei confronti di Narcosantos per aver rappresentato il Suriname come un Paese di traffico di droga, commentando: "Stiamo lavorando per migliorare la nostra immagine, ma siamo di nuovo svantaggiati a causa della presenza di Narcosantos su Netflix". Ha anche annunciato che avrebbero intentato causa ai produttori e inviato una lettera di protesta all'ambasciatore degli Stati Uniti in Suriname.[6] Due giorni dopo, un portavoce del Ministro degli Esteri sudcoreano ha dichiarato alla stampa che non erano ancora stati contattati dal governo surinamese, mentre l'ambasciata della Corea del Sud in Venezuela ha affermato che avrebbe tutelato la sicurezza dei residenti sudcoreani in Suriname.[7]