Natalia Cordova-Buckley
Natalia Cordova-Buckley (Città del Messico , 25 novembre 1982 ) è un'attrice messicana .
Nata a Città del Messico , capitale del Distretto Federale , Natalia Cordova, nipote del celebre attore messicano Francisco Cordova , che non ha mai potuto conoscere,[ 1] è stata vittima di bullismo a causa della sua voce sin da bambina ed ha perciò preso le distanze dall'arte teatrale[ 2] iniziando invece a studiare danza classica in giovane età, aspirando ad una carriera come ballerina [ 3] e seguendo corsi col co-fondatore del Cuban National Ballet Fernando Alonso finché, nel 1998, a sedici anni, si trasferisce negli Stati Uniti per frequentare la University of North Carolina School of the Arts [ 1] [ 3] appassionandosi di recitazione e decidendo di diventare un'attrice.
Dieci anni dopo inizia a comparire come guest star in serie televisive quali Terminales e Los simuladores nonché in varie produzioni cinematografiche e televisive messicane. Nel 2010 Cordova prende parte per la prima volta ad un lungometraggio statunitense recitando in un ruolo minore nel film di Niki Caro McFarland, USA , con Kevin Costner .[ 1] [ 3]
Nel 2016 ottiene il ruolo di Yo-Yo Rodriguez nella serie ABC del Marvel Cinematic Universe Agents of S.H.I.E.L.D. ,[ 4] comparendo anche come protagonista della webserie spin-off, Slingshot (prodotta in contemporanea alla quarta stagione dello show) e venendo successivamente promossa a membro del cast regolare.[ 5]
Contemporaneamente compare in due episodi della serie A&E Network Bates Motel e dà la voce al personaggio di Frida Kahlo nel film d'animazione Disney • Pixar Coco .
Cordova è atea , naturalista e, nel tempo libero, compone poesie .[ 3] L'11 novembre 2011 ha sposato il musicista Brian Buckley[ 6] e dal 2014 ha aggiunto al suo cognome quello del marito.
Sucedió en un día , regia di Mariana Chenillo e Daniel Gruener (2010)
Lluvia de Luna , regia di Marisa Sistach (2011)
Ella y el Candidato , regia di Roberto Girault (2011)
Ventanas al mar , regia di Jesús Mario Lozano (2012)
Flight , regia di Sarah Louise Wilson – cortometraggio (2012)
Yerbamala , regia di Javier Solar (2014)
McFarland, USA , regia di Niki Caro (2015)
Vámonos , regia di Marvin Bryan Lemus – cortometraggio (2015)
Icebox , regia di Daniel Sawka – cortometraggio (2016)
Welcome Back , regia di Matias Nilsson – cortometraggio (2017)
Destroyer , regia di Karyn Kusama (2018)
Terminales – serie TV, 2 episodi (2008)
Los simuladores – serie TV, 6 episodi (2008-2009)
Los Minondo – serie TV, 10 episodi (2010)
Bienes raíces – serie TV, 4 episodi (2011)
Agents of S.H.I.E.L.D. – serie TV, 62 episodi (2016-2020)
Bates Motel – serie TV, 2 episodi (2017)
Coyote – serie TV, 3 episodi (2021)
Mayans M.C. - serie TV, 4 episodi (2021)
Winning Time - L'ascesa della dinastia dei Lakers (Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty ) - serie TV, episodio 1x08 (2022)
The Mosquito Coast - serie TV, 9 episodi (2022-2023)
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Natalia Cordova-Buckley è stata doppiata da:
^ a b c (EN ) Maria Cavassuto, International Star You Should Know: ‘Agents of SHIELD’s’ Natalia Cordova-Buckley , su Variety , 12 aprile 2016. URL consultato il 2 giugno 2016 .
^ (EN ) Brianne Tracy, Five Things to Know About Coco Star and Outspoken Mexican Actress Natalia Cordova-Buckley , su People , 20 novembre 2017. URL consultato il 31 marzo 2018 .
^ a b c d (EN ) Nichole Fratangelo, EXCLUSIVE: Natalia Cordova-Buckley Dishes on Her 'Agents of S.H.I.E.L.D.' Character , su latina.com , 8 marzo 2016. URL consultato il 2 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016) .
^ (EN ) 'Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D.' Recruits Natalia Cordova-Buckley to the Secret Warriors , su Marvel.com , 16 febbraio 2016. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2016) .
^ (EN ) ‘Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.’ Ups Natalia Cordova-Buckley To Series Regular For Season 5 – NY Comic-Con , su Deadline.com , 5 ottobre 2017. URL consultato il 25 dicembre 2017 .
^ (EN ) The “Perfect” Wedding , su loveandsplendor.com , 21 novembre 2011. URL consultato il 2 giugno 2016 .