Niamh è un nome proprio di persona irlandese femminile[1][2].
Riprende un termine irlandese che vuol dire "brillantezza", "lucentezza"[2], e può quindi essere interpretato come "brillante", "luminosa"[1], lo stesso significato dei nomi Berta, Fedra, Chiara, Zahra e Rossana. Questo nome è portato, nella mitologia irlandese, da Niamh, la figlia del dio del mare che s'innamorò del poeta Oisín[1][2].
Questo nome e le sue varianti contano un'ampia schiera di omografie: ad esempio la variante irlandese Neve, che per la precisione costituisce una forma anglicizzata[3], si scrive uguale al termine italiano "neve" (con cui chiaramente non ha nulla a che fare); "Neve" fu anche il nome di una strega di Crowborough, ma nel suo caso era derivato dall'inglese antico nefa, "nipote"[2].
Anche la forma gallese "Nia", coincide con una serie di altri nomi non correlati, fra cui un ipocoristico di Antonia o altri nomi simili, un nome femminile swahili che significa "scopo", "obiettivo", e una variante del nome indiano Niya[2]. Pur essendo presente nella mitologia gallese (con la figura di Nia Ben Aur, corrispondente alla Niamh irlandese) il nome Nia rimase pressoché inutilizzato in Galles fino al 1916, allorché Thomas Gwynn Jones lo usò nel suo poema Nia Ben Aur[2].
È un nome adespota, non essendo portato da alcuna santa; l'onomastico si può festeggiare eventualmente il 1º novembre, giorno di Ognissanti.