Niphargus

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Niphargus
Niphargus ictus
Grotte di Frasassi
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumArthropoda
SubphylumCrustacea
ClasseMalacostraca
OrdineAmphipoda
SottordineGammaridea
FamigliaNiphargidae
GenereNiphargus
Schiødte, 1849
Serie tipo
Niphargus stygius
Schiødte, 1849
Specie
vedi testo

Niphargus Schiødte, 1849 è un genere di piccoli crostacei ipogei (che vivono nelle grotte e nelle falde acquifere), simili nell'aspetto ai gamberetti, diffusi in Eurasia.[1]

Come la gran parte degli organismi troglobi, i crostacei del genere Niphargus sono privi di occhi e di colore bianco.[2]

Distribuzione e habitat

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L'areale del genere si estende in Europa, dalla penisola iberica a ovest e dalla Gran Bretagna a nord, sino all'Asia Minore e al Medio Oriente.[3] L'Italia, con oltre 60 differenti specie note, è uno dei centri di maggiore biodiversità.

Molte delle specie del genere Niphargus sono endemismi con areale molto ristretto, addirittura a singole grotte. Ad esempio Niphargus costozzae (endemica dei Covoli di Costozza, nei Colli Berici, descritta per la prima volta nel XX secolo da Schellenberg) oppure il Niphargus galvagnii (nella grotta di Castello Tesino[4], in Trentino).[5]

Il genere comprende le seguenti specie:[3][6]

  1. ^ (EN) Lowry J (2013), Niphargus Schiödte, 1849, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  2. ^ Ginet R, Ecologie, éthologie et biologie de Niphargus (Amphipodes Gammaridés hypogés), in Annales de Spéléologie, vol. 15, 1960, pp. 129-376.
  3. ^ a b c d Karaman GS, Borowsky B, Dattagupta S, Two new species of the genus Niphargus Schiodte, 1849 (Amphipoda, fam. Niphargidae) from the Frasassi cave system in Central Italy (PDF), in Zootaxa, vol. 2439, 2010, pp. 35–52.
  4. ^ Cesare Conci e Antonio Galvagni, La Grotta di Castello Tesino, Arti Grafiche Manfrini, 1967.
  5. ^ Schellenberg G. Beiträge zur Biologie des Glatzer Schneeberges (1935), Breslavia, pp. 72-75
  6. ^ Cene Fišer, Peter Trontelj and Boris Sket, A full list of known taxa, su Niphargus. URL consultato il 30 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2013).

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