Nitrato di metile | |
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Nome IUPAC | |
Nitrato di metile | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | CH3NO3 |
Massa molecolare (u) | 77,040 |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 209-941-3 |
PubChem | 11724 |
SMILES | CO[N+](=O)[O-] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,203 |
Indice di rifrazione | 1,3748 (20 °C) |
Solubilità in acqua | 38,5 g/L |
Temperatura di fusione | -82,9 °C (190,3 K) |
ΔfusH0 (kJ·mol−1) | 8,24 |
Temperatura di ebollizione | 64,6 °C (337,7 K) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | -122,0 |
S0m(J·K−1mol−1) | 217,1 |
C0p,m(J·K−1mol−1) | 157,3 |
Indicazioni di sicurezza | |
ll nitrato di metile è un composto organico avente formula semistrutturale CH3−O−NO2. Rappresenta l'estere metilico dell'acido nitrico ed è il più semplice dei nitrati alchilici (nitrati organici).[1]
A temperatura ambiente è un liquido incolore, denso (1,203 g/mL), volatile (bolle a 64,6 °C) e infiammabile, che brucia con fiamma bluastra; è un esplosivo molto sensibile agli urti.[2] Il nitrato di metile è un composto polare molto solubile il alcool ed etere e ha discreta solubilità anche in acqua (38,5 g/L a 20 °C, ~0,5 M).[3]
Da con confondere con il nitrito di metile, che è invece l'estere metilico dell'acido nitroso, avente formula CH3−O−NO, il quale a temperatura ambiente è però un gas ed è colorato di giallo pallido.
Il nitrato di metile, nonostante la sua natura di composto esplosivo[4] con alta velocità di detonazione (6.300 m/s[5]) è una sostanza termodinamicamente stabile, ΔHƒ° = -122,0 kJ/mol, anche più stabile del nitrito di metile (-66,1 kJ/mol),[6] che è un po' meno esplosivo.[7] Come gli altri esteri dell'acido nitrico, questo estere metilico ha proprietà ossidanti che, tuttavia, sono raramente sfruttate a causa della difficoltà nel maneggiarlo con sicurezza; ad esempio, viene ridotto a idrossilammina nella reazione con lo stagno metallico in ambiente acido per acido cloridrico.[8] Come il nitrato di etile, è incompatibile con soluzioni acquose alcaline in quanto si idrolizza velocemente.[9] Questo è razionalizzabile osservando che la molecola contiene un ottimo gruppo uscente (un nucleofugo[10]) quale è lo ione nitrato NO3–; questo, essendo la base coniugata di un acido forte (l'acido nitrico) è una base debolissima[11] e, in quanto tale, può staccarsi più facilmente dal carbonio elettrofilo del metile nella reazione di sostituzione nucleofila (SN2). In connessione con questo fatto, il nitrato di metile è stato il substrato oggetto di uno studio cinetico sulla nucleofilia di vari nucleofili all'ossigeno in correlazione con il loro pKa.[12][13] Parallelamente, è stato oggetto di studi in reazioni SN2 in fase gassosa con carbanioni enolato provenienti da chetoni e nitrili come nucleofili.[14][15]
La molecola è notevolmente polare, il suo momento dipolare è μ = 3,10 D (1,86 D, per l'acqua), molto più del nitrito di metile (2,05 D). Allo stato liquido il nitrato di metile ha anche una notevole costante dielettrica per un composto organico, εr = 23,9, un po' più di quella del nitrito di metile (20,77) e di quella dell'acetone (21[16]), ma alquanto minore rispetto al nitrometano (39,40[17]).[18]
La molecola del nitrato di metile può essere considerata come un ibrido di risonanza tra essenzialmente due forme limite, quelle presenti praticamente in tutti i gruppi nitro (-NO2):
O−−N+=O ↔ O=N+−O−
L'ulteriore forma limite che coinvolge l'ossigeno estereo ha peso parecchio scarso perché, oltre a generare una separazione di carica, piazza su di esso una carica positiva (formale) accanto all'azoto anch'esso positivo.[19] Come nella molecola dell'acido nitrico, l'azoto e i due ossigeni di -NO2 sono ibridati sp2.[20]
La struttura del nitrato di metile è stata indagata in fase gassosa con la spettroscopia rotazionale nella regione delle microonde e con la diffrazione elettronica, ed anche in fase solida cristallina con la diffrazione dei raggi X.[21] Dalle analisi dei dati ricavati da quest'ultima tecnica per il cristallo e dalla combinazione delle due tecniche in fase gassosa è stato possibile desumere, tra l'altro, i valori di lunghezze (r) ed angoli di legame (∠) in ciascuna situazione; alcuni parametri salienti sono di seguito riportati:
[cristallo] r(N−Onitro) = 120,4 pm; r(N–O) = 138,8 pm; r(C–O) = 145,1 pm;
[fase gas] r(N−Onitro) = 120,5 pm; r(N–O) = 140,3 pm; r(C–O) = 142,5 pm;
[cristallo] ∠(nitroONOnitro) = 128,6°; ∠(NOC) = 113,3°;
[fase gas] ∠(nitroONOnitro) = 131,4°; ∠(NOC) = 113,6°.