Nitrito d'isobutile | |
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Nome IUPAC | |
isobutilnitrito | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C4H9NO2 |
Massa molecolare (u) | 103,11976 |
Aspetto | liquido giallo paglierino |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 208-819-7 |
PubChem | 10958 |
SMILES | CC(C)CON=O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 0,87 |
Solubilità in acqua | leggermente solubile |
Temperatura di ebollizione | 340 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 225 - 302 - 332 - 341 - 350 |
Consigli P | 201 - 210 - 281 - 308+313 [1] |
Il nitrito d'isobutile , C4H9NO2, è un estere dell'isobutanolo e dell'acido nitroso, a struttura chimica (CH3)2CH-CH2-O-N-O. Si presenta come un liquido giallo paglierino di odore pungente. Agisce come vasodilatatore ed è usato come sostanza stupefacente per via inalatoria.
Il nitrito d'isobutile in passato era usato per il trattamento di alcune patologie cardiache come l'angina pectoris, ma le sue indicazioni mediche oggi si limitano alle intossicazioni da cianuro. Viene anche utilizzato come stupefacente in quanto induce un breve stato di euforia, prolungato dall'assunzione contemporanea di altre sostanze stimolanti come la cocaina o l'ecstasy.
In Italia non è soggetta a restrizioni in quanto sostanza d'abuso, ma a partire dal 2007 ne è vietata la vendita al pubblico essendo stata dimostrata la sua cancerogenicità[2].