Nototodarus Pfeffer, 1912 è un genere di molluschi cefalopodi dell'ordine Oegopsida.[1] Sono presenti nelle acque tropicali, subtropicali e temperate dell'Oceano Indiano e Pacifico.[2]
I membri del genere Nototodarus sono calamari di medie dimensioni: la lunghezza massima del mantello registrata è di circa 42 cm.[2] Non possiedono fotofori in nessuno stadio vitale.
L'estremità della clava tentacolare presenta 4 file di piccole ventose. Le ventose mediali più grandi sulla clava tentacolare hanno uncini di uguali dimensioni, o un uncino appuntito più grande degli altri denti (N. hawaiiensis).[2] Entrambe le braccia ventrali sono ectocotilizzate, con il braccio destro modificato completamente e il braccio sinistro parzialmente.[2]
Le pinne sono romboidali e la loro lunghezza varia tra il 36 e il 50% della lunghezza del mantello. L'angolo della pinna è compreso tra 40° e 57°. I coni del gladio sono relativamente strette, con deboli pieghe radiali nella parte anteriore.
Le specie di Nototodarus comprendono popolazioni importanti nella zona limite della piattaforma continentale, dove ricche riserve alimentari sono create dalle correnti e da vortici. I giovani esemplari del genere si radunano stagionalmente sulla piattaforma continentale in grandi banchi, nutrendosi delle ricche riserve alimentari per favorire la crescita e la maturazione.[2]
Le specie di Nototodarus costituiscono una parte significativa della dieta del cogia di De Blainville (Kogia breviceps) arenati sulle coste della Nuova Zelanda.[2]
I globicefali dalle pinne lunghe in Nuova Zelanda si nutrono esclusivamente di cefalopodi, tra cui predominano le specie di Nototodarus.[2]
Il genere comprende le seguenti specie:[1]