OC Media

Open Caucasus Media
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AbbreviazioneOC Media
Linguainglese, russo
FondatoreMariam Nik'uradze e Dominik K. Cagara
Fondazionegennaio 2017
SedeTbilisi
Redattore capoRobin Fabbro[1]
Sito weboc-media.org/ e oc-media.org/ru/
 

OC Media (Open Caucasus Media) è un giornale on-line che si occupa di notizie riguardanti del regioni del Caucaso del Nord e del Sud.

Descrizione e storia

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OC Media è un sito web fondato nel 2017 a Tbilisi dai giornalisti Mariam Nik'uradze e Dominik K. Cagara, e si affida alla collaborazione di giornalisti provenienti da ogni parte del Caucaso.[2][3][4]

Il sito si occupa di dare copertura mediatica ai Paesi transcaucasici (Armenia, Azerbaigian e Georgia), alla Ciscaucasia russa, e ai territori a status conteso inclusi nella regione: Abcasia, Nagorno Karabakh e Ossezia del Sud.[5][6]

OC Media è finanziato, oltre che dalle donazioni dei propri lettori, da una moltitudine di organizzazioni e istituzioni differenti. Fra di esse si segnalano l'Ufficio degli esteri, del Commonwealth e dello sviluppo britannico; la Fondazione Friedrich Ebert; le Open Society Foundations; la National Endowment for Democracy; il Fondo europeo per la democrazia; il Ministero degli affari esteri della Repubblica Ceca; la Fondazione Thomson Reuters; l'Ambasciata dei Paesi Bassi a Tbilisi.[3]

Nel marzo del 2020 lo Human Rights Education and monitoring centre, un gruppo georgiano per i diritti umani, si è appellato al governo dopo che un'inchiesta sotto copertura di OC Media ha rivelato le cattive condizioni di lavoro in diverse fabbriche tessili del Paese. Le richieste erano un'immediata ispezione da parte del Ministero del lavoro delle fabbriche di abbigliamento, e un intervento legislativo da parte del parlamento in modo da prevenire future violazioni dei diritti dei lavoratori.[7][8]

Nell'ottobre del 2020 il sito è stato reso temporaneamente inaccessibile a causa di un attacco informatico; OC Media ha attribuito il movente dell'attacco alla copertura del sito riguardo la seconda guerra del Nagorno Karabakh.[9][10][11]

  1. ^ (EN) Our Team, su OC Media. URL consultato il 26 agosto 2024.
  2. ^ (EN) A progressive, pro-peace voice in the Caucasus, su democracyendowment.eu, Fondo europeo per la democrazia, 18 novembre 2020. URL consultato il 18 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2020).
  3. ^ a b (EN) Who we are, su OC Media. URL consultato il 26 agosto 2024.
  4. ^ (EN) 16th South Caucasus Media Conference (PDF), su osce.org, OSCE. URL consultato il 26 agosto 2024.
  5. ^ (KA) Nino Narimanishvili, OC Media პანდემიის პირისპირ, დაფინანსების ახალი გზების ძიებაში - ინტერვიუ მარიამ ნიკურაძესთან [OC Media di fronte alla pandemia, alla ricerca di nuovi finanziatori - Intervista a Mariam Nikuradze], su Media Checker, 21 giugno 2020. URL consultato il 26 agosto 2024.
  6. ^ (EN) Ben Whitelaw e Madalina Ciobanu, How OC Media is training the next generation of freelance journalists in the Caucasus region, su ejc.net, European Journalism Centre. URL consultato il 26 agosto 2024.
  7. ^ (EN) Inside Georgia's textile industry, su OC Media. URL consultato il 26 agosto 2024.
  8. ^ (KA) EMC სამკერვალოებში დასაქმებული ქალების შრომით ექსპლუატაციას ეხმიანება [EMC responds to the labour exploitation of women employed in sewing], su socialjustice.org.ge, The Human Rights Education and Monitoring Centre (EMC), 8 marzo 2020. URL consultato il 18 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2022).
  9. ^ (RU) Хакеры атаковали OC Media методом "грубой силы" [Hacker colpiscono OC Media con un attacco brute force], in Radio Free Europe, 29 ottobre 2020. URL consultato il 26 agosto 2024.
  10. ^ (KA) OC Media-ზე კიბერთავდასხმა მოხდა [Cyberattacco a OC Media], su On.ge, 29 ottobre 2020. URL consultato il 26 agosto 2024.
  11. ^ (EN) OC-Media, su Justice for Journalists. URL consultato il 26 agosto 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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