O mio babbino caro è un'aria dell'opera Gianni Schicchi (1918) di Giacomo Puccini, su libretto di Giovacchino Forzano. La canta il personaggio di Lauretta, rivolgendosi al padre Gianni Schicchi, quando lo scontro tra quest'ultimo e la famiglia Donati giunge a un punto tale da mettere a rischio la sua storia d'amore con Rinuccio Donati.
Il primo soprano a cantarla è stata Florence Easton.
O mio babbino caro,
Mi piace è bello, bello;
Vo' andare in Porta Rossa
a comperar l'anello!
Sì, sì, ci voglio andare!
E se l'amassi indarno,
andrei sul Ponte Vecchio,
ma per buttarmi in Arno!
Mi struggo e mi tormento!
O Dio, vorrei morir!
Babbo, pietà, pietà!...
Babbo, pietà, pietà!
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