L'Open Archival Information System (OAIS) è un modello concettuale per la gestione, l'archiviazione e la conservazione a lungo termine dei documenti digitali. Sviluppato dal Consultative Committee for Space Data Systems e pubblicato per la prima volta nel 2002, l'OAIS è stato inizialmente registrato nel 2003 come standard ISO 14721:2003 e successivamente aggiornato nel 2012 con la versione ISO 14721:2012.
Il modello OAIS costituisce un riferimento che delinea le funzioni, le responsabilità e l'organizzazione di un sistema che vorrebbe preservare le informazioni (in particolare i dati digitali) nel lungo periodo, per garantirne l'accesso a una comunità di utenti identificati. Per "lungo periodo" s'intende un arco temporale sufficientemente lungo da essere soggetto all'impatto degli sviluppi tecnologici futuri.
L'infrastruttura del progetto di ricerca CASPAR, cofinanziato dall'Unione europea, si basa sullo standard OAIS.
Lo standard OAIS è costituito essenzialmente da un glossario e da una definizione dei concetti principali, delle responsabilità legate alla costituzione di un archivio OAIS, di due modelli dettagliati (modello funzionale e modello informativo) e delle prospettive di sostenibilità e interoperabilità tra archivi OAIS.
Il modello OAIS propone una vista d'insieme logica e coerente del problema dell'archiviazione digitale. Esso non fornisce alcuna specifica tecnica, ma piuttosto offre un vocabolario e un quadro teorico per considerare diversi casi di questa archiviazione. La terminologia in esso proposta mira a mantenere il modello a un livello generale di astrazione, indipendente da ogni particolare applicazione e da ogni specifico ambiente professionale. Lo standard può quindi essere utilizzato da istituzioni di diverso genere: grandi biblioteche nazionali, istituzioni scientifiche o archivistiche o persino industrie che devono conservare grandi quantità di informazioni digitali a lungo termine. Questa terminologia neutra ha come scopo quello di facilitare gli scambi tra i diversi attori coinvolti nel processo di archiviazione elettronica, tra cui l'archivio, qui inteso come sistema informativo per l’archiviazione. Quest'ultimo è definito come un'organizzazione responsabile della conservazione delle informazioni per consentire a una comunità di riferimento (designated community) di accedervi e utilizzarle. Le principali responsabilità relative all'archivio sono le seguenti:
Queste responsabilità includono quelle degli archivi cartacei tradizionali, ma le integrano, dati i maggiori rischi di perdere l'intelligibilità delle informazioni quando sono in formato digitale.
L'ambiente di un sistema OAIS è costituito dallo scambio di informazioni tra 3 soggetti: produttori, utenti e responsabilli.
Il modello OAIS definisce il funzionamento dell'archivio, ovvero le 6 entità funzionali e il modo in cui esse interagiscono tra loro. Queste entità sono essenziali per garantire la conservazione delle informazioni dal momento in cui vengono prese in carico prima di essere versate nell'archivio fino alla loro trasmissione alla comunità degli utenti. Tali entità sono:
Il modello informativo definisce il contenuto dei pacchetti informativi, cioè la composizione degli oggetti destinati a essere preservati, nonché tutte le informazioni necessarie a garantire tale conservazione.
Un pacchetto informativo contiene le informazioni da archiviare, conservare o comunicare agli utenti. Il pacchetto informativo contiene sempre l'oggetto che si vuole conservare e i metadati necessari per la sua conservazione. Questi metadati includono, in particolare, le informazioni che consentono una rappresentazione informatica completa e minimale dell'oggetto (struttura, tipo di dati, ecc.), nonché le informazioni utilizzate per la conservazione di tale rappresentazione. In pratica, i metadati identificano l'oggetto, descrivono il suo ciclo di vita nell'archivio OAIS e ne garantiscono l'integrità.
Esistono tre tipi di pacchetto informativo, stabiliti in diverse fasi dell'archivio e non necessariamente identici:
Questa idea di pacchetto permette di dare una realtà concettuale a ciò che l'archivio dovrebbe realmente conservare. Gli schemi di struttura dei metadati utilizzati per descrivere gli archivi sono fondamentalmente una combinazione di METS (organizzazione dell'archivio) e PREMIS (contenuto degli oggetti nell'archivio).
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