Open Humanities Press

Open Humanities Press
sito web
URLopenhumanitiespress.org/
Tipo di sitoEditore e repository di libri e riviste accademiche, alcune delle quali sottoposte a revisione paritaria, consultabili con accesso aperto
LinguaInglese
RegistrazioneFacoltativa
Scopo di lucroNo
Proprietario
Creato daPaul Ashton, Gary Hall, Sigi Jöttkandt e David Ottina
Lancio2006
Stato attualeattivo

Open Humanities Press è un progetto editoriale per la pubblicazione di contenuti in modalità Open Access nell'ambito delle discipline umanistiche, con particolare riferimento alla teoria e alla critica culturale.

Il comitato editoriale, che ha il compito di garantire la qualità dei contenuti pubblicati[1], comprende i seguenti nomi: Alain Badiou, Jonathan Culler, Stephen Greenblatt, Jean-Claude Guédon, J. Hillis Miller, Antonio Negri, Peter Suber e Gayatri Spivak.

OHP fu fondata da Paul Ashton (Australia), Gary Hall (Regno Unito), Sigi Jöttkandt (Australia) e David Ottina (Stati Uniti), con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle tematiche e le questioni aperte dell'Open access nelle discipline umanistiche e di fornire supporto tecnico e commerciale alle riviste ad accesso aperto, selezionate per partecipare alla comunità.

Nel 2008, il progetto divenne operativo nel Web con il lancio di sette riviste, accolto positivamente da Public Library of Science, che definì OHP come "una luce di speranza".[2]
Ad agosto del 2009, seguì l'avvio delle prime pubblicazioni ad accesso aperto, edite dai membri dell'OHP.

Nello stesso anno, la rivista Cultural Machine pubblicò New Cultural Studies: The Liquid Theory Reader[3][4][5], la prima serie di "libri liquidi" della casa editrice OHP, pensata come un progetto collaborativo aperto e online rivolto a ricercatori, studenti e bibliotecari per la condivisione di contenuti testuali, immagini, video, podcast, citazioni e link a materiali esterni.

Le serie di monografie pubblicate sono le seguenti:

  • New Metaphysics a cura di Graham Harman e Bruno Latour
  • Critical Climate Change a cura di Claire Colebrook e di Tom Cohen
  • Fibreculture Books a cura di Andrew Murphie
  • Liquid Books a cura di Gary Hall e di Clare Birchall
  • Immediations a cura di SenseLab
  • Technographies a cura di Steven Connor, David Trotterm e James Purdon
  • Cultural machine liquid books[6]
Riviste peer reviewed
  • Culture Machine, periodico annuale fondato nel '99, ISSN 1465-4121
  • International Journal of Zizek Studies
  • Vectors: Journal of Culture and Technology in a Dynamic Vernacular, per le opere interattive multimediali, a cura dell'USC School of Cinematic Arts.
  1. ^ (EN) Peter Davidhazi, "open+humanities+press"&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwidpvXhvsnkAhXC-6QKHfOwCaAQ6AEITjAE#v=onepage&q=open%20humanities%20press&f=false Publication practices in motion, in New publication cultures in the humanities: exploring the paradigm shift, Amsterdam University Press ! data = 30 settembre 2014, p. 137, ISBN 978-90-485-1971-2, OCLC 898424086. URL consultato il 9 luglio 2022 (archiviato l'11 settembre 2019).
  2. ^ Replica della Public Library of Science, su plos.org. URL consultato l'11 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2013).
  3. ^ (EN) Gary Hall e Clare Birchall, New cultural studies: the liquid theory reader (PDF), vol. 10, 2009. URL consultato l'11 settembre 2019 (archiviato l'11 settembre 2019).
  4. ^ (EN) 3, su I libri liquidi, garyhall.info, 30 luglio 2010. URL consultato l'11 settembre 2019 (archiviato l'11 settembre 2019).
  5. ^ (EN) New Cultural Studies: The Liquid Theory Reader, su liquidbooks.pbworks.com. URL consultato l'11 settembre 2019 (archiviato l'11 settembre 2019).
  6. ^ (EN) Timothy W. Luke e Jeremy Hunsinger, Putting Knowledge to Work and Letting Information Play, Springer Science & Business Media, 22 settembre 2012, pp. 23-24.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàISNI (EN0000 0004 5373 7807