Operazione Sunbeam

Operazione Sunbeam
L'esecuzione del test Little Feller I.
Informazioni
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Stato del testStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Località del testNevada Test Site
  • Aree 5, 11, Frenchman Flat
  • Area 18, Mesa Buckboard
Coordinate37°08′09.96″N 116°04′08.4″W
Mappa di localizzazione: Stati Uniti d'America
Operazione Sunbeam
PeriodoLuglio 1962
Numero di test4
Tipo di testSotterraneo, atmosferico su torre, sparato da cannone
Potenza massima0,0016 Mt
Cronologia serie
PrecedenteSuccessiva
Operazione NougatOperazione Dominic

La serie di test nucleari denominata Operazione Sunbeam si riferisce alle detonazioni nucleari condotte dagli Stati Uniti d'America in diverse aree del poligono nucleare denominato Nevada Test Site tra il 7 e il 17 luglio 1962.[1][2]

L'operazione, che si colloca cronologicamente tra due serie di test nucleari svoltesi, la prima, ossia l'Operazione Nougat, anch'essa nel sito di test del Nevada, e la seconda, ossia l'Operazione Dominic, nel Pacific Proving Grounds, un sito di test nelle Isole Marshall, fu sponsorizzata dal ministero della difesa statunitense e in essa furono coinvolte fino a 2 900 persone, divise tra personale militare e civile, che fornirono supporto tecnico o amministrativo o che presero parte all'esercitazione Ivy Flats, condotta in corrispondenza con il test Little Feller I. A causa del fatto che i suoi test furono condotti nello stesso lasso di tempo in cui avvennero anche quelli dell'Operazione Dominic, che si svolse tra il 25 aprile e il 30 ottobre 1962, ci si riferisce talvolta all'Operazione Sunbeam con il nome di Operazione Dominic II.[3]

Quest'operazione fu l'ultima a includere test atmosferici effettuati su suolo continentale statunitense, tutte le successive serie di test nucleare condotti nell'NTS o in altri siti sulla terraferma, a partire dall'Operazione Storax, svolta dal luglio 1962 al giugno 1963, furono infatti costituite da test sotterranei, che diventeranno poi gli unici possibili da effettuare dopo la firma del Trattato sulla messa al bando parziale degli esperimenti nucleari entrato in vigore dal 10 ottobre 1963.

Ordigni testati

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L'esplosione del test Small Boy

Come tutti i test svolti nel NTS, anche quelli dell'Operazione Nougat furono test a potenza relativamente bassa, con una potenza massima rilasciata di 1,7 chilotoni. Tutti e quattro i test furono volti alla sperimentazione di armi nucleari tattiche, la cui più famosa fu certamente la Davy Crockett, comporta da un cannone senza rinculo in grado di sparare un proiettile modello M388 armato con una testata nucleare modello W54.

Serie di test dell'Operazione Sunbeam
Nome [n 1] Data e ora (UT) Fuso orario locale [n 2] Sito[n 3] Altitudine + quota [n 4] Modalità,
scopo
Tipo di ordigno Potenza [n 5] Fallout Fonti Note
Little Feller II 7 luglio 1962, 19:00:?? PST (-8 ore) NTS 37.11906°N 116.30381°W 1556 m + 1 m Superficiale,
effetto armamenti
W-54 22 t Rilevato Iodio-131 [1][4][5][6][7][8] La testata nucleare, la più piccola mai prodotta dagli Stati Uniti d'America, larga circa 15 cm e lungo circa 40, fu tenuta sospesa a soli novanta centimetri dal suolo e fatta detonare.
Johnnie Boy 11 luglio 1962, 16:45:00,09 PST (-8 ore)
NTS 37.12216°N 116.33395°W 1572 m - 0,6 m In cratere,
effetto armamenti
W30 TADM 500 t Rilevato [1][4][8][6][7] Test volto a rilevare i danni causati da una munizione atomica per demolizione; fu simile al test Stokes, dell'Operazione Plumbbob
Small Boy 14 luglio 1962, 18:30:?? PST (-8 ore)
NTS Area 5 36.798°N 115.932°W 940 m + 3 m Da torre,
effetto armamenti
1,7 kt Rilevato, 270 kCi (10 000 TBq) [1][4][8][6][7] Test volto a verificare la resistenza di un silo di lancio per missili, fu simile ai test Ermine, Chinchilla I, Chinchilla II e Armadillo dell'Operazione Nougat.
Little Feller I 17 luglio 1962, 17:00:?? PST (-8 ore)
NTS Area 18 37.08607°N 116.32977°W 2550 m + 1 m Sparo da cannone,
effetto armamenti
18 t Rilevato, 3 kCi (110 TBq) [1][4][8][6][7] Il test vide l'utilizzo di un Davy Crockett, con la testata che esplose a un'altezza di 12,2 metri dal suolo e a una distanza di 2,7 km dal cannone di lancio. In concomitanza con il test fu svolta l'esercitazione Ivy Flats, che vide la partecipazione di circa mille militari, osservata, a debita distanza, anche dal senatore Robert Kennedy e dal generale Maxwell Taylor. Fu l'ultimo test statunitense a prevedere un'esplosione nucleare atmosferica a livello superficiale.
  1. ^ Gli Stati Uniti d'America, la Francia e il Regno Unito chiamano ogni loro singolo test con un nome in codice, mentre Unione Sovietica e Cina, salvo rari casi, non lo fanno, quindi i loro test sono identificati solo da numeri. Un trattino seguito da un numero indica un membro di un test a salve.
  2. ^ Per convertire l'ora universale in ora locale, si deve aggiungere alla prima il numero tra parentesi.
  3. ^ Nome del luogo e corrispettive coordinate. Nel caso di test missilistici, viene indicato il luogo di lancio del missile prima del luogo della detonazione. Mentre alcune località possono essere indicate con sicurezza, nel caso, ad esempio, di esplosioni in alta atmosfera, le indicazioni possono essere piuttosto inaccurate.
  4. ^ Con "altitudine" si intende l'altezza rispetto al livello del mare del terreno posto direttamente sotto l'esplosione, mentre con "quota" si intende la distanza tra tale punto e l'esplosione. Nel caso di test missilistici, il livello del terreno è indicato con "N/A". L'assenza di numeri o altre indicazioni sta a significare che il valore è sconosciuto.
  5. ^ L'energia liberata espressa in chilotoni e megatoni.
  1. ^ a b c d e Xiaoping Yang, Robert North e Carl Romney, CMR Nuclear Explosion Database (Revision 3) (PDF), SMDC Monitoring Research, Agosto 2000. URL consultato il 20 maggio 2020.
  2. ^ Battlefield of the Cold War: The Nevada Test Site Volume I, Atmospheric Nuclear Weapons Testing, 1951-1963 (PDF), Washington, D.C., United States of America Department of Energy, 2 settembre 2006. URL consultato il 20 maggio 2020.
  3. ^ Carey Sublette, Operation Storax, Sun Beam and Roller Coaster, su nuclearweaponarchive.org, Nuclear Weapons Archive, 20 settembre 1997. URL consultato il 12 giugno 2019.
  4. ^ a b c d Estimated exposures and thyroid doses received by the American people from Iodine-131 in fallout following Nevada atmospheric nuclear bomb tests, Chapter 2 (PDF), National Cancer Institute, 1997. URL consultato il 3 maggio 2022.
  5. ^ Carey Sublette, Gallery of U.S. Nuclear Tests, su nuclearweaponarchive.org, Nuclear Weapons Archive. URL consultato il 12 giugno 2019.
  6. ^ a b c d Chuck Hansen, The Swords of Armageddon, Vol. 8, Sunnyvale, California, Chukelea Publications, 1995, ISBN 978-0-9791915-1-0.
  7. ^ a b c d United States Nuclear Tests: July 1945 through September 1992 (PDF), Department of Energy, Nevada Operations Office, 2 dicembre 2000. URL consultato il 12 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2006).
  8. ^ a b c d Radiological Effluents Released from U.S. Continental Tests 1961 Through 1992 (DOE/NV-317 Rev. 1) (PDF), Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti d'America (DOE), Nevada Operations Office, Agosto 1996. URL consultato il 2 maggio 2022.

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