L'ossigeno molecolare O2 è l'unica molecola diatomica (e una delle poche molecole in generale) a possedere un momento magnetico;[1] per questo motivo, l'ossigeno solido ha suscitato particolare interesse per lo studio sulla relazione tra magnetizzazione molecolare e struttura cristallina, struttura elettronica e superconduttività. A pressioni elevate, l'ossigeno solido passa da uno stato di isolante ad uno stato metallico,[2] e a temperature molto basse diventa un superconduttore.[3] Fino ad oggi sono state scoperte sei fasi cristallografiche distinte dell'ossigeno solido.
Il volume molare dell'ossigeno solido va da un minimo di 21 cm³/mol per la fase α, a un massimo di 23,5 cm³/mol per la fase γ.[4]
Sottoponendo l'ossigeno a pressioni superiori a 10 GPa a temperatura ambiente, questo subisce una transizione di fase ad un differente allotropo; il suo volume diminuisce drasticamente[6] e passa da un colore blu a rosso scuro.[7] La struttura molecolare dell'ossigeno-ε, scoperto nel 1979, è ancora incerta; tuttavia, nel 2006, per mezzo della cristallografia a raggi X, è stato dimostrato che essa consiste in un cluster O8[8][9][10] composto da quattro molecole di ossigeno O2, contrariamente a quanto ipotizzato nel 1999 da uno studio del suo spettro di assorbimentoinfrarosso che prediceva una struttura O4 in un reticolo cristallino.[11]
Struttura molecolare dell' O8
Struttura cristallina dell'ossigeno-ε
L'ossigeno rosso presenta una simmetria monoclina C2/m.
Comprimendo ulteriormente la fase ε fino a raggiungere i 96 GPa di pressione, è possibile ottenere l'ossigeno metallico, o ossigeno-ζ.[6] Questa fase metallica, scoperta nel 1990 sottoponendo l'ossigeno a 132 GPa,[2] è in grado di esibire superconduttività a pressioni superiori i 100 GPa e a temperature inferiori a 0,6 K.[3][5]