Padina pavonica | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Protista |
Phylum | Heterokontophyta |
Classe | Phaeophyta |
Ordine | Dictyotales |
Famiglia | Dictyotaceae |
Genere | Padina |
Specie | P. pavonica |
Nomenclatura binomiale | |
Padina pavonica (L.) Thivy 1960 | |
Sinonimi | |
Padina mediterranea (Bory de Saint-Vincent) |
La pavonia o coda di pavone (Padina pavonica (L.) Thivy 1960) è un'alga bruna della famiglia delle Dictyotaceae.
Il nome coda di pavone deriva dalla forma caratteristica del tallo dell'alga, che si apre a ventaglio a partire da un peduncolo ancorato al substrato tramite rizoidi. La consistenza è coriacea. Il colore è bruno chiaro, tendente al bianco, con bande più o meno scure per via della presenza di carbonato di calcio (aragonite) che si fissa sulla superficie dell'alga. Fino ad anche 20 centimetri di diametro.
Cresce dalla fine del periodo invernale fino a primavera avanzata; la riproduzione avviene in estate.
La Padina pavonica è comune nel Mar Mediterraneo, Mar Nero e nell'Oceano Atlantico orientale dalle coste del Marocco fino al Canale della Manica, e nell'Atlantico nord-occidentale.
Vive spesso in raggruppamenti numerosi, da pochi centimetri fino a circa 20 m di profondità, su fondali duri ben illuminati. Sopporta bene variazioni anche ampie della temperatura.
Dalla P. pavonica viene estratto un principio attivo chiamato Padina Pavonica HPS3[1], utilizzato in cosmetica per idratare la pelle. L'HPS3 va a stimolare nelle cellule la produzione di glucosaminoglucani che hanno la capacità di trattenere l'acqua e quindi di combattere l'invecchiamento cutaneo.